Cronaca

Truffa su internet scoperta dalla Polizia

Nota pregiudicata si era appropriata dell'identità del proprietario di una casa vacanze, riscuotendo una caparra. E' stata denunciata

immagini di repertorio

Si è conclusa  positivamente con la denuncia del responsabile una indagine della Polizia di Stato per accertare una  truffa con il modus operandi del furto dell’identità. Si tratta di una modalità oggi sempre più pericolosamente diffusa sulla rete internet, in particolare sui social network: qualcuno si impossessa dei dati personali di una persona e li utilizza per compiere una truffa (in genere un prestito o un acquisto), ma che può funzionare anche in altri modi. In questo caso la falsa identità è stata usata per simulare la proprietà di un casa vacanze nel Comune di Campo nell’Elba ed ingannare così  un ignaro turista facendosi consegnare una caparra di 150 euro, finita nella mani di un’associazione specializzata in questo tipo di truffe. Un annuncio postato per affittare un appartamento. L’ignaro turista si era fidato in quanto il presunto proprietario aveva inviato il proprio documento per dimostrare la buona fede ..… anzi aggiungendo “ ci sono tanti truffatori in giro”! Era stato richiesto conseguentemente il versamento di una caparra su un conto intestato alla stessa persona del documento. Poi il triste epilogo: le utenze scollegate, nessuno risponde, il turista si reca addirittura sul posto e scopre che il documento apparteneva al proprietario dell’immobile, realmente esistente, ma gli era stato “rubato” un anno prima da una turista che lo aveva preteso per verificare  - guarda caso - che non si trattasse di una truffa. Il furto d’identità era stato denunciato regolarmente ma i dati erano stati utilizzati per pubblicare falsi annunci su internet. La successiva attività d’indagine permetteva di stabilire che una delle utenze cellulari utilizzate per la truffa è intestata ad una nota truffatrice pluripregiudicata, tale R. T. dedita alla commissione di truffe e sostituzione di persona. I successivi riscontri portavano alla sua certa identificazione. La donna è stata denunciata in stato di libertà, sperando che non colpisca ancora.