Attualità

Scuola chiusa, forse perdita nella dorsale idrica

Una prima verifica di Asa alla scuola Tesei di Marina di Campo ipotizza una perdita occulta nella dorsale idrica di via Roma

Trova un primo riscontro l'ipotesi della perdita idrica come concausa delle crepe apparse sui muri della scuola Tesei di Marina di Campo chiusa ormai dal 7 febbraio e sulla cui riapertura non ci sono tempi certi.

Come preannunciato nei giorni scorsi è stata infatti emessa l'ordinanza di proroga della chiusura dell'edificio fino alla fine degli esami sull'edificio firmata dal commissario prefettizio Salvatore Parascandola.

Nell'ordinanza si trovano però certificati due elementi nuovi fino ad oggi tenuti solo al livello di ipotesi. Il primo è una perdita idrica interna all'edificio: "Accertata la presenza della perdita - si legge nel documento - all’impianto idrico interno all’edificio, per cui andranno predisposte le necessarie operazioni di riparazione dell’impianto".

La seconda, che in prospettiva solleva maggiori preoccupazioni, se non altro per il coinvolgimento di un'area più estesa, riguarda una probabile perdita dalla dorsale idrica che attraversa il centro di Marina di Campo: "Il 9 febbraio - scrivono dal Comune - è stato richiesto un intervento urgente di ASA (gestore della rete idrica pubblica) per la ricerca di perdite occulte nella dorsale dell’acquedotto ubicato in via Roma al fine di scongiurare la presenza di ulteriori perdite alla rete pubblica, intervento che è stato poi effettuato dai tecnici ASA il 10 febbraio".

Dalle prime verifiche speditive effettuate da ASA: "E' emersa la potenziale presenza di una perdita occulta nella dorsale di Via Roma, in corrispondenza dell’edificio scolastico, per la quale occorrerà effettuare ulteriori indagini onde accertarne eventuale localizzazione ed identità".

Nell'ordinanza viene ribadito che, a seguito del sopralluogo effettuato dall'ing. Alessandro Schezzini: "Si dichiara l’idoneità statica del fabbricato in questione, non presentando alcun pericolo per l’incolumità delle persone" e che "il quadro fessurativo rimaneva sostanzialmente identico a quello del giorno precedente, ma che tuttavia dimostrava di essere in evoluzione".

Quindi, pur rimanendo le condizioni di sicurezza certificate il 7 febbraio, si è ritenuto opportuno anticipare il monitoraggio del quadro fessurativo delle murature: "Al fine di ricostruire quelli che sono i cinematismi delle strutture in atto con la ricostruzione di un modello tridimensionale delle stesse".

Dovranno comunque essere effettuate ulteriori indagini per verificare le eventuali possibili conseguenze sulle fondamenta dell’edificio scolastico, il cui esito potrebbe comportare ulteriori indagini o accertamenti circa la capacità statica delle strutture. 

La scuola rimarrà chiusa fino alla completa esecuzione delle indagini e accertamenti volti a stabilire i potenziali danni subiti alle strutture nonché l’eventuale esecuzione di interventi di riparazione e consolidamento che si dovessero rendere necessari anche in base alle indagini effettuate.