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"Salviamo la zona umida della Foce"

L'appello di Legambiente: "​Salviamo la piccola zona umida della Foce, creata dallo scarico del depuratore, un piccolo miracolo a Marina di campo"

"Nell’area della Foce, a Marina di Campo, lo scarico del depuratore ha creato una piccola area umida che potrebbe essere l’occasione per (ri)creare un habitat di acqua dolce, ormai rarissimo all’Isola d’Elba, che non venga distrutto in continuazione con ruspe, trattori e trinciatori come è successo e continua a succedere altrove".

E' l'appello lanciato da Legambiente, che continua: "Infatti, lo scarico del depuratore della Bonalaccia sversa nel fosso una discreta quantità di acqua, tanto che per tutta l’estate appena passata, caratterizzatasi per un’intensa siccità che ha duramente colpito l’Elba, creando problemi a flora e fauna, alla confluenza dei tre fossi della Galea, di Filetto e de La Pila si è formata una zona umida che ha rappresentato sicuramente la salvezza di molti animali. 

Comprese le anguille, ormai rarissime, che, come ci hanno segnalato cittadini e turisti, quest’estate sono state viste agonizzare alle foci ormai in secca di diversi fossi.

A quanto pare esisterebbe un progetto per portare con una tubazione l’acqua del depuratore fino alla condotta sottomarina di scarico dei reflui di Marina di Campo, ma ci pare uno spreco, anche di denaro, inutile per una risorsa così preziosa dal punto di vista ambientale.

Invece di buttare a mare una risorsa sempre più preziosa si potrebbe restituirla all'ambiente alla quale è stata precedentemente tolta, con un formidabile sostegno alla biodiversità più a rischio del nostro arcipelago, quella legata alle pochissime zone umide rimaste, creando una piccola oasi che, visto la vicinanza con la spiaggia e i campeggi, potrebbe diventare anche un’attrazione per il turismo naturalistico.

E’ quello che chiediamo di prendere in considerazione ad Asa e Comune di Campo nell’Elba: la vita selvatica e l’ambiente dell’Elba ringrazierebbero."