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Punteruolo, centinaia di larve nella palma

Torna l'emergenza Punteruolo Rosso per le palme del versante occidentale, oltre una decina di piante infestate nell'ultimo mese

Il Punteruolo Rosso torna a far sentire la sua presenza sulle palme dell'Elba. Sono infatti oltre una decina le piante infette scoperte e trattate, dove possibile, nel versante occidentale dell'isola solo nel mese di dicembre.

L'emergenza, nota agli addetti ai lavori già dall'estate, è tornata prepotentemente alla ribalta oggi quando una palma presente in un terreno privato che costeggia la provinciale in ingresso a Marina di Campo, ha fatto registrare forse il record per gli insetti trovati al suo interno: fra larve e coleotteri adulti infatti sono stati contati quasi 300 esemplari nel tronco.

L'infestazione da Punteruolo Rosso, esplosa l'anno scorso, ha decimato le palme sia pubbliche che private a Portoferraio, luogo dove con tutta probabilità l'insetto è stato introdotto all'Elba dal porto, ma si è presto diffusa in tutta l'isola costringendo le amministrazioni a correre ai ripari con campagne di trattamento.

Il pericolo maggiore arriva però dai privati che, pur obbligati dal servizio fitosanitario regionale a denunciare le piante infette e a provvedere alla cura o all'eventuale smaltimento, in molti casi si accorgono della malattia della pianta fino a quando diventa ormai difficile recuperarla.

"Il punteruolo rosso delle palme - si legge nell'ordinanza regionale - è un organismo nocivo oggetto di misura di emergenza da parte della Comunità Europea e oggetto di lotta obbligatoria. La sua presenza mette a rischio anche in Toscana la sopravvivenza delle palme ornamentali presenti nei giardini pubblici e privati situati in particolare nelle aree litoranee della regione".

"Per limitare la diffusione del punteruolo rosso è necessario saper riconoscere tale insetto e i suoi stadi di sviluppo, le sue abitudini e i sintomi che presentano le palme attaccate: il punteruolo rosso è un coleottero innocuo per l’uomo ma in grado di svilupparsi sulle palme rappresentando una seria minaccia per la conservazione del patrimonio arboreo e dell’identità paesaggistica dell’intera costa.

L’insetto si nutre delle parti tenere della chioma e scava inizialmente lunghe gallerie nel germoglio centrale con un danno strutturale alla pianta per poi passare a tutte le foglie e i fiori".