Cronaca

Pianosa, pesca illegale nell'area marina protetta

La Capitaneria di porto di Portoferraio ha sequestrato trentuno nasse utilizzate per la pesca illegale nella zona protetta dell'isola

Le nasse illegali sequestrate nel mare di Pianosa

Domenica 12 Luglio i militari della motovedetta CP 725 della  Capitaneria di porto di Portoferraio, dislocata per il Presidio stagionale all'isola di Pianosa, hanno individuato degli strumenti da pesca illegale nell'area marina protetta dell'isola.

Si tratta di un dispositivo formato da trentuno nasse che si trovavano all'interno della fascia marina che costituisce la zona di tutela biologica, che si trova entro il miglio nautico (1852 metri) dalla costa dell’Isola.

La localizzazione

Secondo quanto riferito dalla Capitaneria di porto di Portoferraio, le nasse, poste da ignoti a circa 0,7 miglia nautiche di distanza da “Punta del Pulpito”, si presentavano prive di qualsiasi marchio di identificazione.

I militari hanno quindi recuperato le nasse, per una lunghezza totale dello strumento che le univa di circa 500 metri e hanno sottoposto l’intero dispositivo di cattura a sequestro penale.

Il recupero delle nasse dal mare ha inoltre consentito di liberare numerose specie ittiche intrappolate ma ancora viventi.

Durante il recupero delle nasse in mare

L’ attività di tutela ambientale e di vigilanza pesca condotta dai militari della Motovedetta CP 725, rientra nei compiti di istituto della Guardia costiera elbana svolta inoltre nell’ambito della consolidata convenzione stipulata tra il Parco nazionale Arcipelago Toscano e la Direzione Marittima della Toscana.