Cultura

Piana alla Sughera tra storia e mistero, al museo

Incontro al museo mineralogico con l'architetto Silvestre Ferruzzi su storia e misteri legati alla Necropoli di Piana alla Sughera

Piana alla Sughera

Sabato 30 Dicembre alle ore 17 appuntamento al museo mineralogico Celleri in via Cavour a San Piero in Campo per un incontro con l’architetto Silvestre Ferruzzi sui misteri della Necropoli di Piana alla Sughera.

Piana alla Sughera per la sua concentrazione di tombe a cassetta e menhir, è senza dubbio uno dei siti più importanti dell’Elba preistorica, si legge in una nota di presentazione dell'iniziativa. La piana sopra Seccheto offre un complesso unico di menhir aniconici, ossia senza decorazioni o immagini scolpite, che testimoniano le grandi civiltà che hanno dominato l'isola prima della nostra era ed evocano rituali religiosi ancora misteriosi. Molte domande rimangono sul significato di dare a questi menhir. Questi monoliti del primo neolitico possono essere monumenti funerari che rappresentano i Shardanes signori della guerra, I Popoli del Mare che per gli Egizi venivano dalle Isole dell'Occidente e sono rappresentati nei bassorilievi del tempio di Medinet-Abou in Egitto? Molto mistero gira ancora intorno a queste creazioni. 

L’ipotesi più verosimile è, come scrive Silvestre Ferruzzi, che la cosiddetta Necropoli della Piana alla Sughera sia un complesso funerario sorto tra il II e il I millennio avanti Cristo. Oggetto di studi più o meno approfonditi a partire dagli anni Settanta, questa grande necropoli si trova all’isola d’Elba, nel vasto altopiano soprastante il paese di Seccheto. 

Il sito rappresenta uno dei più suggestivi e antichi luoghi di culto elbani, espressione d’ancestrale spiritualità delle popolazioni che abitarono l’isola durante l’Età dei Metalli. Importantissima testimonianza del megalitismo elbano, è infatti riconducibile, per analogia con Corsica e Sardegna, all’Età del Rame o ai primi secoli dell’Età del Bronzo.