Spettacoli

Le 36 estati di Giannino

Aprirà per la trentaseiesima volta il 24 giugno lo storico locale campese, un punto di vista unico su come è cambiato il turismo elbano

Ronald Reagan prendeva il posto di Jimmy Carter alla Casa Bianca, Rai 1 trasmetteva la prima puntata di Dallas e l'IBM lanciava il primo personal computer. A Marina di Campo, isola d'Elba, apriva Giannino. 36 anni dopo il rito si ripete.

Sono molte le generazioni che sono passate sotto gli occhi di Giannino di Giovanni in questi anni e, un bicchiere alla volta, un assolo di chitarra alla volta, ha visto l'Elba cambiare, non sempre in meglio.

"Venivo da un'esperienza fortunata con una discoteca dalle parti di Cecina - racconta - quando sono arrivato all'Elba me ne sono innamorato e ho deciso che volevo farcela anche qui. Per adesso posso dire che sta andando bene anche se all'inizio venivo guardato con diffidenza. Ci ho messo un po' a farmi accettare ma quando hanno capito che non me ne sarei andato le cose sono migliorate".

Sfogliando insieme l'album dei ricordi sembra preistoria: "Il primo locale, la sede storica, era diventata ormai la mia casa, ma era tempo di cambiare. Come pure è cambiata l'Elba anche se alcune cose sono rimaste le stesse negli anni. L'aspetto generale è migliorato, almeno qui a Marina di Campo, il paese è cresciuto ma non ha perso la sua identità. Certo, già allora si parlava dell'allungamento dell'aeroporto ma forse ora ci siamo davvero".

L'aeroporto offre la sponda per affrontare il turismo elbano negli anni e le conseguenze di alcune scelte: "Ad un certo punto è stata fatta una scelta precisa a livello istituzionale: l'Elba deve essere un posto per famiglie. fino a quel momento, e parlo ancora degli anni '90, c'erano molti giovani che venivano a fare il fine settimana qui, da quel momento non più, si è scelto diversamente e ora stiamo cercando di recuperare quella fetta. E' stata una scelta che forse ha pagato quando le cose andavano bene per tutti, quando le risorse sono cominciate a scarseggiare si è visto che forse sarebbe stato meglio diversificare".

Se pure con qualche variante (negli ultimi anni la promozione si è spostata su sport e attività autunnali) è una discussione ancora attuale: "Certo l'Elba non diventerà mai un'Ibiza, ma non ne ha nemmeno le caratteristiche: per dire, a Ibiza ci arrivi con un volo low cost da mezzo mondo, qui non riusciamo a far arrivare i piccoli aerei dalla Svizzera. Ma senza arrivare a quello bisogna andare a cercare quel tipo di turismo, studiare dei pacchetti che abbattano i costi del trasporto, invogliare i giovani a tornare ma per fare questo ci vuole una collaborazione che forse ancora manca".

Eppure un ente che dovrebbe fare proprio quello esiste, la Gestione Associata: "Vedo che si parla molto di estero, meno di Italia. Ma non servono solo i sindaci, ci vogliono albergatori, esercenti, compagnie di navigazione che lavorino insieme. I grandi eventi come il concerto di Bob Sinclair dell'anno scorso sono una buona cosa, fanno pubblicità, ma passati quei due giorni quanti di quei ragazzi hanno deciso di tornare?".

Giannino poi si leva qualche sassolino dalla scarpa: "Io la mia piccola parte la faccio: durante l'anno non sto in vacanza come alcuni dicono per poi lavorare due mesi d'estate, ma organizzo la stagione del mio locale e i contatti e le conoscenze le riverso sull'Elba".

A proposito di stagione quindi: il 24 giugno trentaseiesima volta al via: "Ho cercato di portare gruppi nuovi, confermando artisti che sono già venuti con alcune sorprese, torna SuzyQ, Anna la Zia, i Kappao per l'inaugurazione e poi c'è sempre Nicola Mei ma anche per lui una novità: comincerà a suonare a mezzanotte anticipando il suo spazio".