Attualità

Lavori a Galenzana

Legambiente torna a occuparsi del sentiero di accesso alla spiaggia: "Chi ha chiuso il sentiero storico costiero ora apre una nuova strada carrabile"

"Chi si avventura verso Galenzana trova un paesaggio completamente stravolto: un percorso segnato da un disboscamento a raso della macchia mediterranea che, oltre a far riemergere alcune aree che ospitano vecchi ulivi ha completamente cancellato la vegetazione in aree che non sembrano certo destinate a coltivazioni, come le pinete. In loco sono visibili un trattore con cippatrice e un escavatore".

Comincia così la nuova denuncia di Legambiente circa lo stato dei lavori a Galenzana: "Oltre a questo intervento sulla vegetazione e sul suolo, si sta aprendo anche una nuova strada utilizzando anche quello che, secondo gli stessi che la stanno realizzando, era un sentiero percorso da asini e muli che, con una semplice SCIA viene trasformato in una strada carrabile, un nuovo accesso automobilistico all’agriturismo e a Galenzana. 

Inoltre, il secondo tratto in discesa non segue nemmeno una mulattiera ma un percorso che sembra essere stato aperto con una ruspa nella ripidissima cessa/sentiero che segue i pali della luce. Il tutto ai confini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Zona speciale di conservazione e Zona di protezione speciale.

Per quanto riguarda l'allargamento dell'altro sentiero, quello che sale dal Formicaio, che ha comportato un notevole disboscamento e ampliamento, c'è da chiedersi se proprietari dei terreni attraversati dal percorso dove avviene l'ampliamento del sentiero siano al corrente e abbiano dato il necessario permesso.

Quindi sul colle che sovrasta Galenzana non si sta affatto ripristinando una strada, visto che il tracciato disboscato, ampliato o realizzato con le ruspe non è mai stata una strada ma, semmai, nella prima parte del Formicaio, una mulattiera e, nella discesa verso Galenzana, una cessa realizzata dall’Enel nei primi anni ’70 per poter mettere i pali della luce per portare l'energia elettrica al faro di Capo Poro e poi utilizzato da pochissimi, visto quanto è ripido, come percorso pedonale.

Come si possa realizzare una strada carrabile ampliando un sentiero e una cessa con una semplice SCIA resta un mistero. Ci chiediamo anche se questo sia conforme alle normative nazionale sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio e con gli strumenti urbanistici del Comune di Campo nell’Elba.

Intanto si rincorrono le voci di nuovi ampliamenti e della costruzione di “bungalow” all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Chiediamo al Comune di Campo nell’Elba e alla Soprintendenza di verificare se quanto realizzato e in corso di realizzazione è conforme agli strumenti urbanistici vigenti e ai vincoli ambientali e paesaggistici che ricadono sull’area.

Chiediamo al Parco Nazionale di verificare quanto sta succedendo a Galenza e di dare seguito all’impegno a non rilasciare nulla-osta fino a che non saranno riaperti i veri sentieri di accesso a Galenzana e per impedire che si realizzino nuove strade e nuovi parcheggi all’interno dell’Area protetta, a scapito della vegetazione che il Parco deve proteggere".