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Galenzana: ancora strade chiuse

Legambiente chiede spiegazioni al Parco sui lavori in corso dopo la segnalazione di una donna che doveva prestare cure a un bambino

Nei giorni scorsi Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto per conoscenza una richiesta di accesso agli atti, inviata al commissario prefettizio e all’ufficio tecnico del Comune di Campo nell’Elba e riguardante la questione di Galenzana, presentata da una signora che fa riferimento alle questioni riguardanti la sentieristica del Parco.

La signora riferisce di una nuova chiusura di un sentiero a Galenzana e del tentativo, poi fortunatamente rientrato, di impedire che si prestasse soccorso a un bambino che aveva avuto un malessere, utilizzando una ruspa per bloccare l’accesso.

"Eppure, più di un anno fa - commentano dal Cigno Verde - durante una riunione convocata dall’allora vicesindaco del Comune di Campo nell’Elba, di fronte alla prepotenza dei proprietari dell’agriturismo di Galenzana che non intendevano riaprire un sentiero definito pubblico dal Corpo forestale dello Stato, il rappresentante del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano disse che l’Ente Parco non avrebbe rilasciato nessun nulla-osta per gli ampliamenti e i nuovi accessi a Galenzana se la proprietà non avessero risolto i problemi della sentieristica".

Anche per quanto riguarda i lavori in corso continuano a giungere a Legambiente numerose segnalazioni e foto su una copiosa produzione di macerie che vengono accumulate direttamente sul terreno a danno della vegetazione esistente.

Il rappresentante delle associazioni ambientaliste nel Direttivo del Parco nazionale ha chiesto spiegazioni sulla situazione di Galenzana e se tutto quel che sta avvenendo sia conforme con i nulla-osta del Parco e ai vincoli posti per un’area che fa parte di una Zona speciale di conservazione e di una Zona di protezione speciale dell’Unione europea e anche che del caso di Galenzana (ma anche di Mola) se ne parli in un prossimo Consiglio direttivo del Parco Nazionale.