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Dal Belgio all'Elba nel segno di Napoleone

Miguel Moutoy racconta la sua storia di innamorato dell'Elba e scrive ai sindaci per realizzare un museo dedicato all'imperatore francese

"Nel 1996 ho messo piede per la prima volta sull'Elba e me ne sono innamorato, considerando anche che tutto ciò che riguarda l'Impero Napoleonico è sempre la mia passione.

Sono stato il primo o uno dei primi a portare un'uniforme stile Impero all'isola d'Elba e soprattutto ad andare incontro agli abitanti avendo anche stretto numerose e forti amicizie in tutti i comuni.

Da allora, ogni anno, rappresentando il generale Bertrand, l'ultimo fedele Napoleone, sono presente ogni 5 maggio per la messa in suffragio della morte dell'Imperatore e faccio anche parte delle rappresentazioni della Petite Armée di Portoferraio.

Pensionato come commissario di polizia belga, ho potuto infine realizzare il mio sogno e mi sono stabilito sulla vostra isola dal 2 ottobre 2016.

Ho quindi lasciato definitivamente il Belgio e mi sono trasferito con tutti i miei cimeli riguardanti il periodo napoleonico.

Ora sono in possesso di sStampe, uniformi, soldati di piombo, statuette, buste, libri, palle di cannone, proiettili, riproduzioni di armi bianche e da fuoco che attendono un locale per essere esposte al pubblico.

Senza dubbio alcuno, un piccolo museo attirerebbe naturalmente ancora più turisti ed appassionati che sbarcheranno all'Elba, e ne conosco molti ad esserne interessati. In effetti faccio parte di molte associazioni napoleoniche e molto spesso i loro membri desiderano venire all'isola, si tratterebbe di belgi, francesi, polacchi, russi, canadesi, corsi ed americani.

Vi contatto dunque per ottenere da parte vostra la messa a disposizione di un locale vuoto come ce ne sarebbero alla vecchia scuola della GdF a Portoferraio o allo zoning di Campo. Non sarebbe dunque impossibile, se si realizzasse, creare un posto di lavoro per una o due persone formate e istruite sul tema Napoleonico.

Con la mia più distinta stima,

Miguel Moutoy"