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Covid all'Elba, i sindaci chiedono aiuto a Giani

I sindaci elbani hanno scritto al presidente della Regione affinché sull'isola arrivino più infermieri e siano potenziate le attività di tracciamento

Nella giornata di ieri, domenica 20 Dicembre, tutti i sindaci dell’isola d'Elba hanno inviato una lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani affinché attivi interventi urgenti per far fronte all’emergenza sanitaria all’Elba.

Lo ha reso noto il sindaco di Campo nell'Elba, Davide Montauti.

Infatti, come ha sottolineato il sindaco di Campo "il numero crescente di contagi registrati negli ultimi giorni sull’isola rischia di mettere in grandi difficoltà il nostro sistema sanitario locale. I numeri parlano chiaro: in questo momento si contano quasi 200 persone positive nel nostro territorio, tra questi ci sono anche due medici di famiglia. Purtroppo il nostro Comune (Campo nell'Elba, ndr) vede registrare il numero più alto di contagi."

"Nell’ultima settimana - spiega Montauti - infatti si sono registrati 147 nuovi casi sull’isola che rappresentano il 10% di tutti i contagiati dell’Asl Toscana Nord Ovest (Apuane, Lunigiana, Piana di Lucca, Valle del Serchio, Pisa, Alta Val di Cecina, Val D’Era, Livorno, Valli Etrusche, Elba e Versilia). Considerando che sull’isola siamo solo 30.000 residenti il dato è molto preoccupante. Nella giornata di sabato, 19 dicembre, di 100 tamponi effettuati, 33 persone sono risultate positive. Un numero, questo, che se lo confrontiamo con i dati nazionali è molto lontano dal 9,2 registrato nella stessa giornata".

L’epidemia sull’isola è quindi in rapida espansione e se i numeri continuano a crescere con questa velocità, il timore dei sindaci elbani è che ci saranno grosse criticità di tenuta complessiva delle strutture sanitarie.

Con queste percentuali l'Elba è molto lontana da avere una condizione che la colloca nella zona gialla e per questo motivo molti sindaci elbani hanno dovuto provvedere a consolidare misure più restrittive con apposite ordinanze.

I sindaci hanno perciò chiesto alla Regione Toscana, come primo segnale di impegno nei confronti della Comunità isolana che arrivino sull’isola medici ed infermieri in grado di supportare il lavoro delle USCA e i livelli di assistenza di base come i medici di medicina generale e la guardia medica, di affiancare il personale che si occupa di tutta la catena di prevenzione al contagio da Coronavirus, dal tracciamento alla capacità di poter aumentare il numero di tamponi effettuati in un giorno e di rafforzare tutta la squadra sanitaria che è fondamentale per arginare questo momento di emergenza e difficoltà.