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Chi salta l'appuntamento restituisce la Naspi

Giovanni Cafagna avverte: "Bisogna presentarsi al patto di servizio anche dopo la fine altrimenti si rischia di dover dare indietro i soldi"

Attenzione al calendario, si rischia di dover dare indietro i soldi della Naspi. E' questo l'allarme lanciato da Giovanni Cafagna, leader del Movimento Lavoratori Stagionali dopo uno scambio di mail con i dirigenti Inps che erogano l'ex disoccupazione.

Il cerchio rosso da fare in agenda è quello relativo all'appuntamento preso tra lavoratore e centro per l'impiego al fine della ricollocazione del lavoratore, un obbligo per chi usufruisce della Naspi collegato all'erogazione del sussidio.

Capita spesso tuttavia che tali appuntamenti slittino nel tempo bel oltre la fine del periodo di erogazione della Naspi stessa così molti lavoratori stagionali, che nel frattempo, data anche l'estate alle porte, hanno già provveduto a trovare un nuovo impiego, non si presentano a quello che viene chiamato patto di servizio.

E qui può scattare la multa, a volte molto salata: "Il centro dell’impiego - spiega Cafagna mostrando lo scambio di comunicazioni - provvede a mandare periodicamente una lista di nominativi con sanzioni che vanno da un recupero di un quarto della Naspi fino alla decadenza della prestazione stessa". 

Le modalità sono descritte nella circolare INPS n° 224 del 15 dicembre 2016 e si basa su due decreti legislativi (150/2015 e 185/2016) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 

"E’ importante che i disoccupati si presentino a questi colloqui - continua Cafagna - può accadere che, quando arrivano le liste, alcune Naspi siano già concluse. In tal caso viene notificato un indebito che può essere pagato subito o a rate. Se la persona non provvede al pagamento procedono al recupero nella successiva Naspi".