Attualità

"Caro turista, all'Elba non siamo tutti uguali"

Claudia Castellano lavora in una piccola struttura ricettiva e risponde alla lettera del turista che ha generato una grande discussione sui social

Una nuova generazione di operatori turistici si sta facendo avanti nella conduzione dell'offerta elbana e ha deciso di far sentire la propria voce. 

Come Claudia Castellano, che gestisce insieme al suo compagno la struttura di Villa Pareti, e che ha preso parte in maniera razionale, sensata e costruttiva, al grande dibattito che il nostro articolo dei giorni scorsi ha generato sui social media, arrivando ad oggi a oltre 24mila persone raggiunte in poche ore.

Un dibattito vivo e appassionato, composto dalle molte anime e sfaccettature dell'elbano quando si interfaccia con un turista scontento ma che, cosa rara nell'ambito social, è stato condotto con toni distesi, affrontando il problema e proponendo esperienze e soluzioni.

Una nuova generazione si diceva, che cerca di liberarsi da alcuni fardelli ingombranti ereditati da una gestione turistica ormai non più attuale ed attuabile nel tempo di Tripadvisor, Booking e tutti quei portali che hanno cancellato le barriere fra ospite ed ospitante ma che, giovani imprenditori come Claudia, vedono invece come un'opportunità.

"C'è da sfatare un mito: all'Elba il turista non viene più visto come il pollo da spennare - spiega Claudia - vorrei parlare con il signore che ha scritto quella lettera e dirgli che, se per alcune cose ha ragione, per altre no. C'è una grande varietà di offerta all'Elba, dai ristoranti agli alberghi, e non siamo tutti uguali, vorrei invitarlo a fare uno sforzo in più e non se ne pentirà".

Lucida e appassionata nella sua analisi, Claudia continua: "Noi per esempio ogni anno rinnoviamo qualcosa, cerchiamo di offrire sempre qualcosa di più, di fare quel passo verso il cliente e il turista lo apprezza. E noi non siamo i soli, sono in tanti quelli che si sforzano e ci credono. Purtroppo non tutti fanno così e chi ancora segue l'idea che tanto i turisti arrivano comunque danneggia tutti".

"Con l'ospite si forma un legame, una confidenza che non va sfruttata ma onorata. Dobbiamo dare consigli, aiutarli a godersi la natura e le spiagge che abbiamo ma dobbiamo essere consapevoli che ci sono altri posti con spiagge belle".

Albergatori, ristoratori e commercianti giovani e che, avendo viaggiato, portano un punto di vista diverso: "E' vero che anche all'Elba è facile trovarsi male finendo in strutture non adeguate all'offerta e oggi il cliente può scegliere: legge i commenti, chiede preventivi, chiama in struttura e questa deve essere vista come un'opportunità, non come una scocciatura".

La buona volontà si scontra però con un filtro oggettivo: "Quel turista aveva ragione sul costo dei traghetti. E' una tassa di ingresso all'Elba e noi cerchiamo di venire incontro agli ospiti con delle convenzioni ma non risolvono il problema, la politica delle compagnie di alzare i prezzi nei fine settimana danneggia tutti".

Anche sull'allungamento della stagione si può fare di più: "Io capisco che per una struttura grande aprire prima ha dei costi importanti, ma noi piccoli possiamo fare uno sforzo. Noi a Pareti siamo aperti anche l'inverno e abbiamo una clientela che vuole venire ad ottobre e novembre per fare attività sportiva o passeggiate nella natura, è possibile dare un'offerta. Certo serve l'aiuto dei Comuni che organizzino manifestazioni fuori stagione".

In chiusura Claudia lancia un appello che è forse il manifesto di questa nouvelle vague: "C'è chi sta cambiando il modo di fare turismo all'Elba e agli ospiti chiedo di fare uno sforzo nella ricerca, sono sicura che non rimarranno delusi e torneranno volentieri".