Politica

Caloncino di Seccheto, interviene il vicesindaco

Valentina Petrocchi, vicesindaco di Campo nell'Elba spiega che da mesi si sta occupando della vicenda relativa alla controversia sulla zona

Municipio di Campo nell'Elba

“La difficile vicenda del Caloncino (vedi gli articoli collegati) non può esimermi da esprimere alcune valutazioni, non solo nel mio ruolo istituzionale di vicesindaco e assessore di questo comune ma anche di cittadina che è nata e cresciuta a Seccheto e, come tutti i Secchetai, porta nel cuore quell’angolo di Paradiso che è parte integrante della mia infanzia, dei miei ricordi, delle estati in barca con il babbo e, nonostante non viva più lì da 8 anni, per me è semplicemente 'casa'. La vicenda del Caloncino è estremamente complessa ed il Comune ne ha piena consapevolezza, da ben prima della querelle scoppiata in questi giorni d’estate, tra i privati ed i Secchetai e i loro ospiti". 

Si apre così un intervento di Valentina Petrocchi, vicesindaco del Comune di Campo nell'Elba che aggiunge: "Sono mesi che mi sto occupando personalmente del Caloncino alla ricerca di dati, fatture, foto, testimonianze, che possano ricostruire la vicenda storica di questo meraviglioso tratto del nostro territorio, in modo tale da avere una documentazione utile a chiarire al meglio gli articolati aspetti di tale controversia. Inutile sottolineare come, ancora una volta, un episodio che coinvolge gran parte della nostra comunità, diventi occasione per una sterile polemica politica. Adesso un mare magnum di dotti, sapientoni, tuttologi dell’ultima ora che, tra una semplificazione e l’altra non perdono occasione per criticare l’amministrazione comunale. Amministrazione comunale che ha indubbiamente il dovere di risolvere la questione nel rispetto assoluto di quelle che sono le regole del Diritto e, per fare questo, necessita di valutazioni e di azioni che devono assolutamente essere ponderate in tutti gli aspetti, non certo frutto di approssimazione". 

"Questo non vuol dire - conclude Petrocchi - che non ci possa essere una apertura al dialogo, al confronto con chiunque possa dare un contributo. Confronto che, tuttavia, ben prima che questa vicenda diventasse di dominio pubblico, nessuno aveva evidentemente interesse di avere”.