Cronaca

Arrestato per droga, costruisce abitazione abusiva

I Carabinieri di Campo nell'Elba scoprono una costruzione abusiva nel domicilio di Enrico Calcagno, sottoposto a obbligo di firma dopo l'arresto

Ci aveva scontato i domiciliari per qualche tempo ed è, adesso, la residenza comunicata alle forze dell'ordine per l'applicazione della misura cautelare dell'obbligo di firma. Ma è abusiva.

La vicenda ruota intorno a Michele Calcagno, il 30enne operaio campese che lo scorso 5 febbraio era stato arrestato, insieme ad un sodale, per il possesso di 12 chili di droga fra hashish e marijuana, stupefacenti occultati nell'intercapedine di casa dove fu rinvenuto anche un fucile da guerra.

In seguito a quell'operazione era stata formulata per lui l'imputazione di detenzione ai fini di spaccio (insieme alla droga c'era tutto l'occorrente per la divisione in dosi e la distribuzione) e detenzione illegale di arma da guerra che gli era valsa la misura degli arresti domiciliari, poi revocati in favore della misura, meno afflittiva dell'obbligo di firma.

Durante un controllo sull'abitazione principale i militari campesi hanno però scoperto, lo scorso 15 novembre, che Calcagno non era stato con le mani in mano ma aveva edificato una costruzione accessoria alla residenza senza comunicare l'inizio dei lavori e senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche.

Una costruzione abusiva di circa 25 mq che ha portato a un controllo più esteso sull'intera proprietà che ha rivelato come anche l'abitazione principale fosse in buona parte irregolare. I Carabinieri campesi hanno quindi proceduto al sequestro della nuova costruzione e alla segnalazione per la parte rimanente poichè abitata.

L'abusivismo scoperto dai militari ha portato a una nuova denuncia per Calcagno, alla denuncia della moglie e alla segnalazione di una terza persona che in quel momento si trovava nell'improvvisato cantiere edile al quale, ovviamente, sono stati posti i sigilli dall'autorità giudiziaria.