Politica

Aeroporto Elba, "fra interrogativi e incertezze"

Giovanni Frangioni, ex sindacalista, interviene sulla questione dell'aeroporto e sul cambio di rotta dei sindaci elbani in merito all'ampliamento

Sulla questione dell'aeroporto elbano e del suo futuro sviluppo, attraverso l'ampliamento della pista interviene Giovanni Frangioni, ex sindacalista.

"La passione politica e, allo stesso tempo, la mia incapacità di comprendere il nuovo, nel caso specifico meglio dire le nuove decisioni, mi stimolano a fare qualche considerazione sul decollo o meno dell’aeroporto a Campo nell’Elba. - scrive Frangioni - Tutti i sindaci dell’Elba hanno deciso di affidare, attraverso la GAT, le sorti dell’aeroporto ad uno studio che ne evidenzi il rapporto costi- benefici. Sul piano del metodo si configura una scelta unitaria, alla barba di quelli che hanno sempre da dissentire sulle divisioni dei comuni all’Elba".

"Considerato che si tratta di un’opera fondamentale, - prosegue Frangioni - ci si poteva aspettare almeno uno stralcio di documento che argomentasse tale nuova scelta, considerato che è stata una decisione condivisa. Se fossimo stati in presenza di più orientamenti da parte dei comuni i distinguo, naturalmente, sarebbero venuti fuori. Sempre analizzando il merito, appare legittimo che il comune di Campo nell’Elba possa porre, rispetto a questioni tecniche e ambientali che riguardano quell’area dalla significativa urbanizzazione, ulteriori valutazioni. Questo però non giustifica lo studio del rapporto costi-ricavi."

"E’ utile ricordare che la società AlaToscana degli studi di fattibilità per allungamento della pista, ne è già in possesso. aggiunge Frangioni - I soci-sindaci apprezzarono il progetto dell’allungamento della pista presentato a Firenze a fine 2019. Adesso, hanno preso questa decisione rimettendo in discussione una cosa da loro apprezzata e condivisa. E’ evidente la disconnessione tra i ruoli di soci e primi cittadini. Ci sono, altresì, tante ingiustificate assenze nella discussione di merito, sul nuovo indirizzo dato dai comuni. A loro forse basta che la decisione sia stata presa unitariamente dai comuni, tralasciando un giudizio sul contenuto di tale scelta?"

Secondo Frangioni "La novità è ovvia: dopo decenni dove tutti auspicavano il completamento dell’aeroporto di Campo nell’Elba, con il relativo allungamento della pista, all’improvviso tutto ritorna in discussione. Sarebbe stato opportuno, essendo purtroppo ancora in tempo di pandemia, lavorare da subito per creare le condizioni per allungare la pista". 

"Ora si da il caso che anche la Regione Toscana, essendo anche socio al 51/% della società che gestisce lo scalo elbano, intervenga per capire fino in fondo le ragioni di questo “ripensamento”, - spiega Frangioni - proprio in virtù del fatto che ha deciso lodevolmente di sostenere con atti e risorse l’aeroporto di Campo, rispondendo alla continuità territoriale".

"Per sintetizzare: la Regione si è fatta carico dei diritti delle persone e delle attività utili legate all’aeroporto, come fa in gran parte in altri scali toscani di ben più grosse dimensioni. - conclude Frangioni - Che cosa potrà dire uno studio sull’analisi dei costi-benefici che valuta solo l’opportunità dell’investimento relativa alle previsioni del traffico aeroportuale, fatto nel pieno della pandemia, se non sarà accompagnato da altri dati e considerazioni sugli effetti che l’allungamento della pista potrà determinare sull’occupazione delle attività ricettive e nel commercio, l’impatto sulla crescita dell’isola per gli effetti moltiplicatori dell’opera e l’impatto sulle categorie sociali? Si rimane in attesa curiosità di cosa dirà domani il nuovo studio, salutando qualche decennio in cui il coro era unanime nell’allungare la pista".