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Arriva il ristorante sociale a Pianosa

Il Comune ha indetto una gara per assegnare i servizi di ristorazione sull'isola di Pianosa: fra i requisiti l'obbligo di impegnare ex detenuti

Un ristorante che fornisca menù turistici e che aiuti gli ex detenuti nel percorso di reinserimento sociale. Dalla cella alla cucina è un lungo tragitto e il Comune di Campo ha deciso di aiutare chi vorrà percorrerlo, una volta assunto nei locali messi a disposizione sull'isola carcere di Pianosa.

Un progetto innovativo che trova le proprie radici in un accordo che il Comune ha stipulato con il Parco e il Provveditorato per l'amministrazione penitenziaria che, fra gli altri punti di tutela ambientale dell'isola, ha anche la "realizzazione di programmi trattamentali avanzati, in considerazione della loro valenza, che vedano impegnate persone condannate in esecuzione di pena detentiva".

A Pianosa, il cui territorio ricade sotto l'amministrazione campese sono presenti degli immobili di proprietà comunale denominati “Mensa” e “Foresteria”, attualmente utilizzati per la realizzazione dei servizi di ristorazione e accoglienza sull’isola: ora quei servizi vengono dati in gestione esterna ai privati ma con paletti ben definiti, primo fra tutti: "creare dei posti di lavoro anche per soggetti svantaggiati, detenuti ed ex detenuti, secondo parametri corrispondenti a strategie e livelli professionali riscontrabili nel mondo del lavoro".;

Per questo è stato pubblicato un avviso per raccogliere le manifestazioni d'interesse dei privati che possono essere interessati a gestire i due locali e i relativi servizi di accoglienza e ristorazione per il periodo dal 1 aprile al 30 ottobre.

Nel bando sono specificati gli interventi, anche strutturali che il privato dovrà effettuare sugli immobili comunali, ma il fine sociale si evidenzia nel paragrafo "Altri obblighi". Qui sono elencati criteri quali: "Utilizzo di personale svantaggiato, detenuti in regime di semilibertà ed ex detenuti, per l’esecuzione dei servizi affidati in tutti i ruoli idonei, con l’eccezione delle posizioni di Direttore e/o Referente Responsabile delle attività, assicurando una percentuale minima del 60%".

Regolato anche lo svolgimento dell'attività ristorativa: "oltre al servizio di ristorazione ordinario da svolgersi secondo la propria organizzazione e a soddisfazione della domanda dell’utenza, si richiede di garantire l’offerta di un menu turistico con prezzo massimo di 15 euro (primo, secondo e contorno, frutta e ½ l. acqua o ¼ l. vino) e predisposizione di sacchetti per pranzo lunch (panino, frutta e bibita) al prezzo massimo di 5 euro".

Il costo della concessione è fissato, a favore del Comune, per tutta la stagione, a 6mila euro e il termine per la presentazione delle offerte è il 27 febbraio.