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Armatore e bi-senatore, ecco chi prende le quote

Salvatore Lauro, capofila della cordata Toscana di Navigazione, è armatore di una flotta da 32 mezzi ed è stato due volte senatore con Berlusconi

Il Consiglio di Stato ha deciso: via le quote di Toremar da Moby e che vadano a Toscana di Navigazione. In attesa d capire come questo passaggio verrà realizzato e quali saranno gli effetti concreti del cambio al vertice, cerchiamo di conoscere cosa è Toscana di Navigazione.

Sostanzialmente una cordata di imprenditori che, nel 2011, si aggregarono per presentare la domanda di acquisto delle quote di Toremar. Si misero insieme tre gruppi: i due soci maggiori Salvatore Lauro e Franco Del Giudice (quest'ultimo, proprietario della Delcomar e che avrebbe rivestito la carica di amministratore delegato, è stato indagato per un giro di fatturazioni false), la parte livornese con Ciano e Fanfani poi ritiratisi, e la componente elbana con Tiziano Nocentini e Vincenzo Gurguglione

Il socio forte rimane quindi Lauro. Il proprietario della compagnia Alilauro, secondo la biografia pubblicata sul suo sito, nasce a Ischia l'8 febbraio 1951, ha cinque figli e si definisce Capitano di Lungo Corso e Armatore.

Due gli aspetti fondamentali di Lauro: da una parte l'attività imprenditoriale alla guida dell'azienda di trasporti avviata dal padre e, parallelamente, quella politica nelle file dell'attuale Forza Italia (al tempo Casa delle Libertà). 

Il 21 aprile 1996 infatti è stato eletto per la prima volta al Senato della Repubblica, (collegio di Napoli 5) con il simbolo della Casa delle libertà. E' stato poi capogruppo di Forza Italia nella Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali e capogruppo azzurro della Commissione Lavoro del Senato. 

E' stato rieletto al Senato nel maggio 2001 nella XIV° legislatura, componente della 10° Commissione permanente industria, commercio, turismo, della Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali e membro della Commissione Mitrokhin.

La parte navale della vita di Lauro comincia con l'azienda di famiglia ereditata dal padre Agostino Lauro. Presidente del gruppo Alilauro, che concentra un'ampia costellazione di aziende, consorzi e partecipazioni l'azienda è diventata una holding con oltre 500 tra dipendenti e collaboratori. Trasporta oltre tre milioni di passeggeri l'anno e promuove tutta una serie d'iniziative. La flotta è composta da 32 mezzi veloci.