Cultura

​Arcipelago Toscano. Uno dei futuri possibili

Franco Cambi accoglie le parole di Gianni Anselmi e chiama le istituzioni e i cittadini a un lavoro comune per la valorizzazione dei beni culturali

Alle parole devono ora seguire i fatti. E' questo, in estrema sintesi, il Cambi-pensiero, a pochi giorni di distanza dalla conclusione del convegno nazionale di Marciana Marina sui beni archeologici e paesaggistici elbani.

Prendendo spunto dall'intervento del consigliere regionale Gianni Anselmi, lo studioso elbano, con un post nel suo blog "Archeologia e Futuro" che ospitiamo nelle nostre colonne,  chiama ora le istituzioni e le associazioni a un percorso comune per la programmazione di una strategia volta al mantenimento quanto alla promozione del patrimonio culturale elbano.

Anzi, al mantenimento attraverso la promozione, perchè, come scrive l'archeologo: "La valorizzazione del patrimonio culturale dell’Arcipelago Toscano è sicuramente una delle prossime, e ineludibili, tappe della crescita economica e sociale dell’Arcipelago stesso".

Il patrimonio culturale elbano, partendo da quello sepolto a pochi metri di profondità, può e deve essere, e su questo concordano tanto lo studioso quanto il politico, il punto di partenza per uno sviluppo economico del'isola e dell'arcipelago. La chiave per quella destagionalizzazione da sempre cercata attraverso varie e diverse iniziative ma tutte sporadiche e occasionali.

Un programma di interventi conservativi dei beni culturali, dalla villa romana di San Giovanni, i cui scavi sono da poco terminati, alla sorella maggiore delle Grotte (il cui nuovo cda che si insedierà a breve fa ben sperare per una pronta riapertura), passando per il castello del Volterraio all'ipogeo marcianese, che possano essere quindi attrazione turistica e insieme volano economico.

Ma per raggiungere questo mirabile risultato c'è bisogno, secondo Cambi, di una sinergia che non si fermi ai palazzi delle istituzioni ma che chiami in causa un movimento dal basso composto da "cittadini residenti, imprese e attività economiche locali e realtà associative" in quelle che Cambi chiama "le forze migliori e più fresche di cui l’Elba e l’Arcipelago".

Un'unione di intenti e energie disposte a sedersi insieme per stendere un "progetto credibile di futuro".