"L’emergenza cinghiali all’Elba è figlia di tante problematiche che si sono accavallate nel tempo e sicuramente serve un Commissario ad acta per aiutare l’Isola ad affrontare la questione della proliferazione incontrollata degli ungulati. A questo proposito ritengo che sia necessario lasciare da parte le ideologie per adottare un approccio pragmatico: la bussola deve essere la gestione degli equilibri ecologici e l’interesse dell’Isola".
Ruggero Barbetti, già sindaco di Capoliveri ed ex commissario e consigliere del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e nella fila di Fratelli d'Italia, interviene sull'emergenza ungulati all'Elba.
"Bisogna trovare i punti di contatto tra istituzioni, cacciatori, ambientalisti e ricercatori, per ristabilire un equilibro tra uomo e ambiente che sappia generare opportunità d’impresa e di occupazione sostenibili per progetti che mirino al miglioramento della qualità della vita degli elbani e dei nostri ospiti. - spiega Barbetti - D’altronde, è di solare evidenza che la grande proliferazione dei cinghiali sta causando danni ingenti alle colture agricole e anche alcuni gravi incidenti all’uomo".
"La situazione ha assunto di fatto dimensioni e caratteristiche di
vera e propria emergenza, - prosegue Barbetti - avendo come bussola la gestione degli equilibri ecologici. In particolare il nostro Parco, che ha strumenti in più rispetto al resto del territorio per governare questo fenomeno con rigore, è l’istituzione che meglio si possa candidare ad affrontare il problema in modo serio e scientifico".
"Per tutto quanto sopra, - aggiunge Barbetti - chiederò ai Ministri interessati che il futuro Presidente del Parco sia nominato anche Commissario ad acta, su tutta l’isola, per affrontare l’emergenza ungulati e con l’obiettivo, non più rimandabile, di risolvere il problema".
"Il nuovo Presidente/Commissario ad acta - prosegue Barbetti - dovrà promuovere un nuovo rapporto tra mondo venatorio, ambientalista, delle aree protette, agricolo, della ricerca e delle imprese, per invertire la tendenza sulle principali minacce all’ambiente, come il consumo del suolo e la riduzione della biodiversità, generando al contempo nuova economia, innovazione e posti di lavoro. Una nuova concezione che veda l’Uomo al centro del Sistema Ambiente, può essere volano per lo sviluppo e lo stimolo per iniziative positive e convergenti. Il mondo agricolo, ambientalista e dei cacciatori possono lavorare insieme, con regole e percorsi comuni e con l’obiettivo di valorizzare il territorio anche sul versante economico e turistico".
"La sfida di oggi è la gestione e la cura della casa comune, della nostra “Heimat”, una sfida ecologica e sociale ma anche economica", conclude Barbetti.