"La destra elbana tace mentre il governo Meloni propone tre caballeros senza curriculum Sinistra Italiana Avs l’aveva denunciato per prima mentre gli altri tacevano o facevano finta di non sapere: il governo Meloni – o meglio Fratelli d’Italia, o meglio Donzelli – ha imposto a un imbelle ministro dell’ambiente di Forza Italia una terna di candidati così improbabile che per demolirla all’assessora regionale all’ambiente Monia Monni è bastato pubblicare stralci dei curriculum vitae che hanno inviato".
Si apre così una nota di Sinistra Italiana Avs Elba a commento della terna dei candidati proposta dal Ministero dell'Ambiente alla Regione Toscana, su cui la stessa assessora regionale all'Ambiente Monia Monni ieri ha già espresso molte perplessità.
"Il governo del merito vuole imporre all’Arcipelago toscano degli immeritevoli, - prosegue Sinistra Italiana - il Partito che tuonava contro l’amichettismo vuole imporre ai sindaci una terna di amici e camerati, la sovranista Giorgia Meloni vuole imporre alla comunità del Parco una terna di continentali senza curriculum in alternativa alla terna di candidati (di destra) che avevano proposto i sindaci e che il curriculum ce l’ha. Quello che sta succedendo dimostra la pochezza, l’assoluta mancanza di autonomia e coraggio della “leadership” della destra elbana: Fratelli d’Italia tace prona all’imposizione pisana-romana dopo aver per anni tuonato contro l’imposizione fiorentina, Forza Italia è umiliata dal suo stesso ministro che non ha ascoltato le flebilissime proteste, la Lega ex Nord si è limitata a fare un imbarazzato, moderatissimo ed equilibristico comunicato stampa proprio mentre il suo consigliere regionale Marco Landi passava a Fratelli d’Italia e difendeva la scelta e addirittura il diritto del governo di indicare i tre caballeros terricciolesi-pratese".
"La verità è che la vicenda del Parco è la cartina di tornasole della politica del “chiagni e fotti” che ha fatto la fortuna della destra elbana e che sembra arrivata al capolinea: - aggiunge Sinistra Italiana Elba - attaccare le politiche sulla sanità mentre il governo taglia i fondi per la sanità e aumenta esponenzialmente quelli per il riarmo; attaccare sui traghetti e i disservizi dei trasporti mentre la privatizzazione dei traghetti l’ha voluta la destra e di trasporti dovrebbe occuparsene Salvini; attaccare sulla scuola (ma selettivamente e a seconda di chi amministra un Comune) e poi tagliare i fondi alle scuole, favorire la privatizzazione dell’istruzione e considerare le piccole comunità come un peso morto in via di estinzione; essere contro al rigassificatore a Piombino e all’Elba e poi essere favorevolissimi al rigassificatore a Roma (per importare a carissimo prezzo il GNL di Trump e algerino) e astenersi sulla mozione per mandar via il rigassificatore da Piombino perché in realtà si vuole che resti; opporsi al dissalatore di Mola assicurando che dopo vinte le elezioni nazionali e capoliveresi il dissalatore non sarebbe stato fatto proprio mentre, in campagna elettorale, sul Corriere della Sera Giorgia Meloni scriveva un editoriale a favore dei dissalatori e contro gli oppositori dei dissalatori (compresi i suoi camerati elbani), mentre il ministro dell’ambiente di Forza Italia, dopo aver assicurato i suoi creduloni amici di partito elbani che si sarebbe adoperato per fermare il dissalatore, volava all’Onu a New York per dire al congresso mondiale sull’acqua che l’Italia aveva la soluzione per la penuria idrica: dissalatori ovunque".
"Ormai all’ingannevole propaganda della destra credono solo qualche attempato e patetico reduce antiparco che pensa di essere rimasto a 30 anni fa. L’abissale differenza tra il dire e il fare della destra è così evidente che cominciano a comprenderla anche i fan più sfegatati della Meloni. Questo è il dato, il bilancio politico terrificante per la credibilità della destra elbana che si può trarre dalla vicenda della presidenza del Parco", aggiunge Sinistra Italiana.
"Resta da capire come riuscire ad evitare che questa destra senza spina dorsale consegni il Parco e la biodiversità delle nostre isole a uno di questi tre caballeros, a questi amichetti senza merito. - conclude Sinistra Italiana Elba - Per questo la Regione Toscana deve respingere subito al mittente quella vergognosa terna di candidati che offende l’intera comunità insulare".
SINISTRA ITALIANA – AVSCircolo P. Piscitello Isola d’Elbacircolosielba@gmail.com