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"Anche con la riforma tutti i servizi rimangono"

Parla il direttore generale della Usl 6 sul futuro dell'ospedale elbano: "Non verranno tolti i servizi che ci sono ma il futuro è l'integrazione"

Anche con la nuova classificazione nessun servizio sanitario verrà tolto a Portoferraio. Una prima importante pietra miliare nel processo che porterà, a meno di sorprese, il presidio elbano ad essere catalogato come "ospedale di prossimità" come voluto dalla nuova legge regionale, è stata posata.

E se, come nel calcio, è importante primo non prenderle, per il futuro lo sviluppo è legato all'integrazione sempre maggiore con Piombino e Cecina.

"La classificazione - spiega il direttore generale Porfido - non inciderà sulle funzioni che l'ospedale già ora svolge. Portoferraio ha più reparti di un altro ospedale con la stessa popolazione sulla terraferma, si trova a metà strada fra i due scalini, ma non verrà impoverito".

Un passo ulteriore in avanti verrà fatto con l'informatizzazione dei procedimenti e con l'avvento della cartella clinica elettronica: "E' un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e per il quale abbiamo chiesto finanziamenti allo Stato (che verrebbero elargiti tramite la Regione, nda). Sarà un grande passo avanti perchè tutti i medici degli ospedali coinvolti disporranno delle stesse informazioni, indipendentemente da dove verranno ricoverati o avranno svolto gli esami clinici".

Nel progetto da finanziare c'è anche una nuova camera iperbarica. Le parole di Porfido hanno anche un peso politico dato che vanno nella stessa direzione (l'integrazione con Piombino e Cecina) del piano proposto dall'amministrazione portoferraiese e che questa ha portato in una recente conferenza dei sindaci insieme all'intenzione di procedere con il ricorso al Tar di Firenze.