Attualità

A fine mese lo studio sui sinkhole

Dal tavolo tecnico in Regione il via libera per partire con il nuovo studio sul Piano finanziato dalla Gestione Associata. Intanto il terreno scende.

Si è svolto ieri a Firenze, presso il Dipartimento di Protezione civile della Regione Toscana, I'incontro di lavoro del Tavolo tecnico sull’emergenza sinkhole al Piano, richiesto dai Comuni di Rio Marina e Rio nell’Elba. 

Erano presenti all’incontro: il dirigente regionale alla Protezione Civile, Antonino Mario Melara, il responsabile della Protezione Civile della Provincia, Angelo Mollo, il dirigente dell’Ufficio regionale Difesa del Suolo Giovanni Massini, il dirigente Pianificazione, difesa del suolo e delle coste della Provincia, Enrico Bartoletti, il redattore del Piano per l’emergenza sinkhole dei due Comuni, il geologo Emanuele Intrieri, i collaboratori del prof. Nicola Casagli dell’Università di Firenze, che sta seguendo il monitoraggio della zona e i due sindaci di Rio Marina e di Rio nell’Elba, Renzo Galli e Claudio De Santi.

Tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di attuare tutti gli studi proposti sull’area interessata dalle voragini, studi che inizieranno presumibilmente entro la fine del prossimo mese: il primo step delle indagini approfondite si concluderà entro circa sei mesi dalla data di inizio, mentre il secondo, quello relativo alle indagini idrogeologiche si concluderà entro un anno.

I sindaci di Rio nell’Elba e Rio Marina, durante l’incontro hanno ribadito la disponibilità da parte della Gestione associata Turismo e Ambiente dei Comuni elbani ad anticipare, attraverso un fondo di rotazione, le risorse necessarie per avviare le indagini sulla zona, che saranno restituite col reperimento di specifici finanziamenti.

Si tratterà comunque di attuare tutti i protocolli necessari e sarà presumibilmente la Provincia di Livorno a gestire tutte le attività di studio con l’affidamento dei relativi incarichi. Nel frattempo proseguirà il monitoraggio della zona da parte della Regione Toscana e a cura dell’Università di Firenze.