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5 Stelle, l'opposizione che tiene

Il Movimento 5 Stelle replica in gran parte il risultato delle scorse comunali, segno di un'opposizione ormai radicata sull'isola

Nella disamina del dato politico venuto fuori dalle urne, uno sguardo attento lo merita il Movimento 5 Stelle elbano che, nonostante tutto, tiene.

E questa è una notizia perchè i motivi per un calo alla vigilia c'erano tutti (almeno sull'isola, nel resto del Paese il Movimento ha ottenuto buoni risultati). Dalle urne sono usciti 1.268 voti per il candidato governatore Giannarelli piazzandolo al quarto posto dopo Rossi, Mugnai e Borghi (vera sorpresa in termini assoluti di questa elezione).

Le incognite alla vigilia vertevano su almeno tre punti fondamentali: la mancanza di un nome di peso, un candidato elbano che potesse incanalare oltre al voto di lista le preferenze personali frammentate in otto comuni. C'era poi una campagna elettorale un po' sottotono sul territorio (efficace come sempre quella sui social) testimoniata dal fatto che Giannarelli è venuto una volta sola all'Elba e sulla fine della campagna elettorale (Anselmi è stato più presente e Mugnai aveva un ambasciatore come Barbetti). Il terzo possibile ostacolo era la divisione del Movimento elbano in due gruppi che avrebbero potuto confondere gli elettori.

Pericoli evitati evidentemente dato che, a Portoferraio per esempio, nelle scorse comunali il Movimento prese 446 voti mentre ieri erano 513. Merito di un'affermazione nazionale certo, ma anche di alcune battaglie condotte contro le politiche regionali (ospedale e trasporti in primis) anche in tempi non elettorali.

Il dato 5 Stelle acquista ancora maggiore peso se consideriamo la grande (all'Elba grandissima) astensione: la via più facile del voto di protesta è non votare.

Per crescere il Movimento elbano deve porre rimedio ai pericoli elencati all'inizio che, se pure superati nella battaglia elettorale, torneranno da domani.