Politica

25 Aprile, scoppia la polemica a Portoferraio

Botta e risposta fra il consigliere di minoranza Simone Meloni ed il sindaco Angelo Zini sulla commemorazione in Piazza della Repubblica

Celebrazioni del 25 Aprile a Portoferraio

Un 25 Aprile che doveva essere di unità ma che invece è sfociato nella polemica o nel fraintendimento. Il consigliere di minoranza portoferraiese Simone Meloni con un post su Facebook si è detto offeso dal fatto che l'amministrazione comunale di Portoferraio abbia deciso di celebrare il 25 Aprile in piazza della Repubblica con le associazioni escludendo la minoranza.

Simone Meloni

"Ho visto che il sindaco di Portoferraio, insieme alle associazioni ha deciso di celebrare in piazza della Repubblica la festa del 25 aprile. Premesso che neanche il Presidente della Repubblica è arrivato a voler infrangere il divieto imposto dal Governo, ritengo offensivo che l'opposizione consiliare non sia neanche stata informata della celebrazione. - si legge sulla pagina Facebook di Simone Meloni - Avrei partecipato, mantenendo le doverose distanze, come ho sempre fatto negli anni, evidentemente non siamo stato ritenuti idonei ai festeggiamenti del 25 Aprile, evidentemente il sindaco ha deciso chi poteva festeggiare e chi no. Io onorerò questa giornata in famiglia ma sarebbe utile e costruttivo che, chi ha organizzato, ci offra le proprie scuse. Il 25 Aprile sia davvero festa di liberazione ed inclusione, non si alimentino le divisioni che non fanno altro che male alla nostra nazione. Ritengo questo atto una vera offesa a me, ai cittadini che mi hanno voluto in consiglio comunale ed anche, mi sia permesso, alla memoria dei caduti che fin qui ci ha portato con la loro democrazia e la loro libertà. W L'Italia, quella unita e libera per davvero".

Alle dichiarazioni del consigliere Meloni, attraverso la pagina Facebook del Comune ha replicato Angelo Zini, sindaco di Portoferraio, spiegando come si sono svolti i fatti e sottolineando che da parte sua non c'è stata nessuna volontà di esclusione e prevaricazione.

Angelo Zini

"Caro Simone e cari tutti, sono sinceramente dispiaciuto della tua presa di posizione e anche un po’ mortificato nel dover chiarire una cosa anche per me dolorosa. Mi sono attenuto a quanto indicato dalla Presidenza del Consiglio, pari pari, in un primo momento fino alla nota del Prefetto del 20 Aprile le eventuali iniziative di deposizione di corone dovevano prevedere la presenza della sola autorità deponente senza il coinvolgimento di altre autorità e evitando ogni assembramento di persone - si legge sulla pagina Facebook del Comune a firma del sindaco Zini - poi dopo le rimostranze di alcune associazioni a livello nazionale (vedi Anpi) la presidenza del Consiglio con nota del 22 aprile ha chiarito che potevano prendere parte alle celebrazioni le associazioni partigiane e combattentische. Il Prefetto ha poi chiarito ieri nel numero di un rappresentante ad associazione. E io ieri questo ho fatto, ho fatto mandare una mail alle associazioni che normalmente prendono parte per sentire se volevano partecipare in quella forma. Alcune erano presenti altre no. Non ci sono stati inviti a nessun altro compreso i consiglieri comunali, alcune persone presenti lo hanno fatto a titolo del tutto personale. Così è andata, così mi sono mosso nel rispetto delle indicazioni fornite a livello nazionale. Se tu pensi che abbia voluto tradire in qualche modo lo spirito di unità e fare una prevaricazione ne sono sinceramente offeso io, significa che non mi hai ancora conosciuto per davvero. Buon 25 Aprile, di cuore"