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Attualità giovedì 01 agosto 2013 ore 08:05

Un'interrogazione parlamentare per tutelare i castagni



ISOLA D'ELBA - Nei giorni scorsi la stampa locale è tornata a parlare del problema del cinipide del castagno, l'insetto infestante che sta minacciando in molte regioni italiane, non ultima la Toscana, i boschi di castgno preseenti sul territorio. Quest'anno purtroppo il problema si è maniofestato anche all'Isola d'Elba. L'Uncem è intervenuta sul problema sollecitando un'interrogazione parlamentare sul tema, che è avvenuta. Sono stati gli onorevoli Ermete Realacci primo firmatario, Susanna Cenni e Luigi Dallai, a presentarla al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’interrogazione fa seguito dunque all’appello che Uncem Toscana giorni fa aveva lanciato sulla questione cinipide. “Un ringraziamento agli onorevoli che hanno colto l’appello di Uncem di pochi giorni fa – è il commento del Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – quando abbiamo lanciato un grido di allarme per quanto riguarda la produzione di castagne in Toscana che a causa del cinipide si sta praticamente azzerando. L’auspicio ora è di un intervento da parte dei ministeri competenti nella speranza che si trovi un’adeguata soluzione”. L’interrogazione chiede se non si ritenga opportuno, per tramite dei centri di ricerca e sperimentazione in agricoltura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali competenti per territorio e di concerto con le Agenzie regionali per l'ambiente, avviare dei progetti tesi a verificare tutte le possibilità di lotta biologica al cinipide, ad esempio con l'introduzione di parassitoidi specifici, e se questi siano compatibili con la tutela della biodiversità nazionale e con le colture castanicole e non solo; Chiede anche se non si ritenga utile, anche a livello di Unione europea, individuare specifiche forme di indennizzo e di aiuto per la lotta biologica nel settore castanicolo, costituito da centinaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, gravemente minacciate dal cinipide delle castagne che rappresentano uno degli ambiti di eccellenza della produzione agricola ed alimentare nazionale. “Una produzione annua - si legge nelle premesse dell’interrogazione - di 45 milioni di chili di altissima qualità consente all'Italia di conquistare la leadership nella produzione in Europa e il quarto posto a livello mondiale dopo Cina, Corea del Sud e Turchia. Parrebbe possibile una lotta biologica alla minaccia del cinipide delle castagne grazie alla diffusione di un insetto antagonista: il Torymus sinensis kannijo, la cui femmina depone le proprie uova nelle galle del cinipide, distruggendo in tal modo le larve del parassita. Tuttavia, lo studio di come sincronizzare il ciclo di vita dei due insetti e di come liberarli nell'ambiente è ancora all'inizio". L’interrogazione fa cenno anche ad un accordo esistente sul « Piano di settore castanicolo» per tutelare il prodotto «castagna» mediante efficaci azioni sui territori vocati sancito nella seduta della Conferenza permanente Stato-regioni del 18 novembre 2010.

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