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Politica sabato 05 luglio 2014 ore 17:15

"Sulla scuola le riforme italiane non superano (come la Nazionale) gli ottavi"

Claudio Coscarella - M5S

Lo dice il Movimento5Stelle che boccia la scuola elbana e chiede interventi a breve termine



PORTOFERRAIO — Scrive Claudio Coscarella per il Movimento 5 Stelle. ll tema è la scuola e l'istruzione. Leggiamo critiche e proposte i questa nota alla stampa

"La riforma Gelmini del 2008 per la scuola secondaria superiore, attivata per l'anno scolastico 2010/11 dovrebbe entrare a regime nell'anno scolastico 2014/15; per la fine di luglio è annunciata la nuova riforma della scuola della Ministra Giannini del Presidente Renzi, che probabilmente andrà a regime nell'anno del Signore di tutte le riforme annunciate in quest'ultimi 60 gg.

In verità le riforme italiane di quest'ultimi due anni, come la Nostra Nazionale, non riescono a passare nemmeno gli ottavi di finale. Per la dispersione scolastica è allarme rosso (www.tuttoscuola.com) con numeri in crescita negli ultimi anni, nonostante convegni e
finanziamenti in formazione per docenti e dirigenti. 

Tutto questo mentre si sta concludendo l'ennesima “procedura pubblica di accertata inutilità” quale gli esami di stato (la cui definizione
anacronistica fa sorridere.....www.tempi.it/storia­esami­stato).

Anche quest'anno sulla nostra isola i dati sugli esiti scolastici non lasciano dubbi: nelle prime classi della media di Portoferraio e nell'istituto tecnico­ professionale l'insuccesso scolastico è almeno il doppio che nel resto della provincia livornese ed in rapporto al dato medio nazionale.
Turn­over e pendolarismo dei docenti (e del dirigente scolastico del Foresi), abbandono scolastico, insuccesso scolastico, formazione dei docenti, Piano Educativo Zonale (PEZ) e situazione logistica e strutturale degli edifici che ospitano I licei “Foresi” rappresentano un'emergenza politica fino ad ora affrontata con leggerezza istituzionale da parte di tutti I comuni elbani.

Quale futuro aspetta gli alunni elbani e le loro famiglie? La risposta è nei fatti...” Non ci resta che piangere”! Oggi andare a scuola a Portoferraio non è solamente l'esercizio di un Diritto Costituzionale, ma anche un “atto di coraggio e di sfida”verso I problemi che da anni affliggono
l'istruzione isolana e che aspettano alunni e famiglie al suono della prima campanella. In questo, anno dopo anno, sicuramente c'è e ci sarà continuità invece che nella didattica.

Magari da “piangere a sperare”, sotto l'egida degli assessorati all'istruzione dei comuni (con Portoferraio quale comune capofila ?) sarebbe necessaria una “gestione associata” dei problemi dell'istruzione sull'isola (come sta accadendo per la sanità!) per mettere a punto strategie operative condivisibili fra amministratori e cittadini:

1. Trasferimento della proprietà della Caserma Teseo­tesei e destinazione uso per le aule dei
licei “Foresi”­ già “polo scolastico”.
2. Agire politicamente presso l'Ufficio Scolastico Regionale (e la provincia ...se esiste
ancora!)per l'accorpamento sotto un'unica dirigenza delle scuole superiori.
3. Formalizzare il finanziamento provinciale(vedi sopra!) di 4 milioni per il ripristino e la
riconversione d'uso dell'edificio.
4. Potenziamento dell'indirizzo metodologico relativo all'alternanza scuola­lavoro dell'istituto
professionale, magari dotandosi di un Comitato tecnico­scientifico (DPR 87/10).
5. Formalizzazione di una commissione tecnica­scientifica unica per l'isola per la promozione
e la valorizzazione della scuola elbana in ogni ordine e grado per la costruzione di un programma annuale di iniziative, compresa la valutazione dei progetti relativi al PEZ, finanziato dalla regione e dai comuni e la organizzazione annuale di un settembre pedagogico elbano (come avviene da anni a Livorno ed a Cecina...), quale opportunità di
formazione per il personale docente isolano.

Infine appare non più rimandabile operare in sinergia politica e programmatica con l'Associazione Nazionale Piccole Isole per una normativa nazionale ad hoc, al fine di incentivare e fidelizzare I
docenti che scelgono di lavorare all'Elba per un periodo lungo di almeno 3/5 anni.

Forse qualcuno pensava fra le stanze delle “ Biscotterie Elbane” ed I vicoli dei centri storici degli otto comuni che il grido di allarme e di protesta lanciato in più articoli ed interventi da parte del
movimento 5 Stelle, dei comitati e dei cittadini fosse solamente un “frinire elettorale grillino pre estivo”! Vorrei ricordare a tutti i sindaci dei comuni elbani, modestamente, ma con l'arroganza di
chi rivendica I propri diritti come cittadino, che la scuola è un problema di tutti gli isolani a prescindere dalla residenza e che le promesse della Caserma Teseo­Tesei (”polo delle Ghiaie) e dei 4 milioni per la sua riconversione è stata fatta a noi tutti nella riunione interistituzionale del
gennaio 2014. Oppure è stato l' ennesimo atto ufficiale della recita istituzionale in corso da almeno un decennio? Allora si...Non ci resta che piangere”(Troisi, Benigni,1984) !
6. Claudio Coscarella


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