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Cronaca mercoledì 14 gennaio 2015 ore 17:05

Sfonda la vetrina per scoraggiare il corteggiatore

Alla base dell'aggressione le avances della vittima verso la sorella dell'aggressore un 18enne di Portoferraio poi subito fermato dai carabinieri



PORTOFERRAIO — Alla fine la vox populi si dimostra ancora veritiera: alla base dell'atto vandalico che ha visto un giovane sfondare la vetrina del Kebab di via Carducci c'era davvero la famiglia come riportavano le testimonianze dei vicini.

Il fatto si è generato su Facebook dove l'aggressore ha visto alcuni messaggi indirizzati alla sorella minore e, una volta individuato il mittente come un dipendente dell'esercizio commerciale, il 18enne portoferraiese ha deciso di usare le maniere forti per portare le attenzioni romantiche verso altri e non familiari soggetti.

Quest’ultimo, intuendo le violente intenzioni del fratello della ragazza, ha deciso di restare tappato all’interno dell’ attività (in quel momento chiusa al pubblico) sperando che il tempo mitigasse le intenzioni dell’aggressore. Purtroppo l’effetto ottenuto è stato esattamente l’opposto ed il 18enne, dopo aver pesantemente insultato e minacciato il suo quasi coetaneo, con un bastone di legno ha colpito ripetutamente la vetrata della porta d’ingresso del negozio mandandola in frantumi, tra lo stupore e lo spavento della gente che transitava in quegli istanti.

L’aggressore deve aver deciso che il messaggio fosse arrivato abbastanza chiaro e si è allontanato a bordo della sua auto mentre all'incauto corteggiatore non restava altro che chiamare i Carabinieri per riferire l’accaduto. Nella vettura del 18enne è stato rinvenuto il bastone usato per commettere il danneggiamento.
Il ragazzo ha immediatamente confessato l’accaduto ed è stato accompagnato presso la caserma di viale Elba e dopo gli accertamenti e la ricostruzione dei fatti, è stato segnalato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria livornese, dai militari della Stazione: dovrà rispondere dei reati di danneggiamento aggravato, ingiuria, minaccia e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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