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Attualità martedì 22 agosto 2017 ore 09:00

Un'area marina protetta dell'Arcipelago Toscano

veduta aerea dell'Elba

La chiede alla Regione una mozione di Sì Toscana a Sinistra: "E' il parco marino più grande del Mediterraneo, facciamo come in Corsica"



PORTOFERRAIO — Presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Ministero dell’Ambiente per la convocazione di enti locali, Comuni e Regione al fine di costituire un tavolo che proceda a perimetrare e regolamentare l’Area marina protetta dell’intero Arcipelago Toscano. Si tratta del Parco marino più grande del Mediterraneo, perché comprende sette isole - Gorgona, Capraia Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri -, alcuni isolotti minori e scogli che emergono dalle acque del Mar Tirreno.

“La prima legge che prevede l’istituzione di un’area di riserva marina nell’Arcipelago toscano è addirittura del 1982, una decisione poi confermata nella legge quadro sulle aree protette del 1991 e nei numerosi impegni europei e internazionali sottoscritti nel tempo. Finalmente, in tempi recenti, si è arrivati a definire l’area marina protetta di Capraia, ma per il resto, è il caso di dirlo, siamo in alto mare. Il tutto anche a causa della miope e antistorica opposizione di alcuni Sindaci, che in questi anni hanno remato contro”, ricordano i Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.

“Sono fortunatamente finiti i tempi delle manifestazioni anti parco e sulle isole, con il tempo, si è diffusa la convinzione che tutelare l’ambiente è la migliore strada anche per preservare sul lungo periodo le attività economiche legate al turismo. Ma allora perché non fare come in Corsica, dove in soli otto mesi, alla faccia delle lungaggini e amnesie italiane, sono stati istituiti il ‘Parco naturale marino di Cap Corse e dell'Agriate’ e la ‘Riserva naturale delle îles du Cap Corse’, come ha recentemente ricordato Legambiente? Siamo a sole poche miglia di distanza dal parco marino corso e la nostra riserva darebbe oltretutto respiro al Santuario Pelagos per i mammiferi marini, fino ad oggi mal tutelato, che ha al suo centro proprio le isole toscane e la Corsica”.

“La Regione deve prendere in mano la situazione e avviare con decisione il percorso che porti finalmente, con trent’anni di ritardo, all’istituzione della riserva marina protetta dell’intero Arcipelago toscano, un vero gioiello mondiale. L’obiettivo è far convivere al meglio il patrimonio naturale faunistico e il fragile sistema eco-marino con la presenza turistica e le attività dei residenti.”


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