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Attualità domenica 22 luglio 2018 ore 07:40

Tribunali: proroga per Ischia, non per l'Elba

Le bandiere del tribunale di Portoferraio

Le anticipazioni dell'Associazione Forense elbana: "Il ministro Bonafede nel 2017 presentò una interrogazione parlamentare, ora si rimangia la parola"



PORTOFERRAIO — Per ora è solo una anticipazione, ma se fosse vera potrebbe essere un clamoroso "schiaffo" ai diritti dei cittadini dell'isola d'Elba da parte del Governo centrale. Come rende noto oggi l'avvocato Paolo Di Tursi, presidente dell'Associazione Forense dell'Isola d'Elba, pare che sia in arrivo un decreto che prevede una proroga per la paventata chiusura del tribunale di Ischia, ma non per quello dell'Isola d'Elba.

"Si sta per verificare - scrive l'avvocato Di Tursi -  l’ennesima beffa per gli elbani. Il Governo ha predisposto una bozza di decreto, che verrà emanato presumibilmente la prossima settimana, che prevede la proroga sino al 2022 per il Tribunale di Ischia, ma non per Portoferraio.

Sarebbe uno schiaffo per la nostra isola ancora più doloroso, tenendo conto che le attuali forze di governo avevano garantito che qualsiasi provvedimento di proroga o stabilità del Tribunale avrebbe interessato necessariamente anche l’Isola d’Elba.
Lo stesso attuale ministro della Giustizia, On. Alfonso Bonafede, nel dicembre 2017, quando era solo deputato, si era apertamente schierato in favore del Tribunale di Portoferraio depositando una interrogazione all’allora Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando.
L’On. Bonafede deputato del movimento 5 Stelle della Toscana, scriveva che la riapertura del Tribunale di Portoferraio trovava ragione nella situazione geografica insulare “che rendeva altrimenti, per i cittadini elbani, assai difficile il ricorso alla giustizia; è indubbio che sono ancora del tutto sussistenti le ragioni che hanno determinato il ripristino delle sezioni insulari: basi pensare che dall’Isola d’Elba per arrivare al porto di approdo più vicino (Piombino) occorrono circa un’ora e trenta minuti di nave e poi vi sono ulteriori 100 chilometri da percorrere in auto, o con mezzi pubblici per giungere alla sede centrale del Tribunale di Livorno”
Chiedeva pertanto l’On. Bonafede all’allora Ministro della Giustizia “quali iniziative di competenza intenda adottare il ministro interrogato, al fine di evitare la chiusura della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno…”.
L’intervento in favore degli elbani dell’On. Bonafede e del Movimento 5 Stelle fu molto apprezzato.
Poiché non dovremmo aver ragione di mettere in dubbio la correttezza politica di questo intervento in favore del nostro territorio, non sembra in alcun modo possibile che il Movimento 5 Stelle ed il ministro possa oggi permettere la chiusura del Tribunale di Portoferraio, in totale contraddizione con quanto dichiarato per iscritto solo pochi mesi orsono!
Da ultimo va sottolineato, e lo faremo a lungo, come proprio il contratto di governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle preveda che “occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria, modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni, con l’obbiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini ed alle imprese”.
Impegno nobilissimo e condivisibile.
Certo però che se si inizia chiudendo il Tribunale insulare di Portoferraio, a cui tutte le forze politiche del tempo avevano riconosciuto specificità degna di mantenimento, e che lo stesso attuale ministro della giustizia aveva strenuamente difeso solo pochi mesi fa quando era deputato, vuol dire non solo che i contratti non vengono in alcun modo rispettati, ma che si inizia davvero molto male l’azione di governo.
E’ il momento che il governo e la politica locale dimostrino di che pasta sono fatti, intervenendo per far modificare la bozza di schema di decreto.
Diversamente  - conclude il presidente della Associazione Forense - se ne chiederà conto a lungo, ed in tutte le sedi".


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