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Attualità lunedì 16 agosto 2021 ore 19:20

Sanità Elba, "necessarie soluzioni immediate"

Ospedale di Portoferraio

Il sindacato Fials denuncia le criticità della sanità elbana a causa della mancanza di personale per garantire tutti i servizi necessari



PORTOFERRAIO — "Il Sindacato Fials ha in più occasioni contestato le scelte compiute dalla Usl Toscana Nord Ovest per il reclutamento del personale per la zona elbana". 

Si apre così una nota della segreteria Fials della provincia di Livorno a firma di Massimo Ferrucci e Daniela Boem.

"Nonostante le nostre dettagliate richieste di aumento degli organici e la proclamazione dello stato di agitazione la Direzione aziendale non ha provveduto a fornire il personale adeguato per corrispondere alle necessità note ed emergenti del periodo estivo e nemmeno adelineare una programmazione sanitaria certa per gli assetti e la riorganizzazione dei servizi. - proseguono da Fials - Ripetiamolo ad oggi l’Ospedale di Comunità ha perso la propria autonomia operativa e continua ad essere accorpato alla Chirurgia e nessuno conosce i tempi della riapertura, la nuova camera iperbarica non ha un proprio organico e continua a funzionare con l’utilizzazione impropria degli istituti contrattuali es. pronta disponibilità e nessuno si domanda se tale importante investimento comporti un aumento delle prestazioni". 

"In questo contesto - dichiarano da Fials - appare evidente un percorso orientato a ridurre i servizi sanitari nell’Isola. Sembra che nessuno sia interessato a difendere i diritti dei cittadini e dei lavoratori. Nella programmazione sanitaria del 2018/2019 approvata dalla Conferenza dei Sindaci e condivisa da Cgil Cisl Uil è prevista un'unica area di degenza chirurgia e medicina e questa è forse la ragione che impedisce divalutare il rilancio di tali attività. Oggi con l’afflusso e la presenza di migliaia di turisti è stata eliminata laguardia medica turistica e tutto viene ricondotto alle strutture ospedaliere". 

"Il Pronto soccorso - aggiungono da Fials - che venne privato di ben quattro infermieri per sopperire alle carenze di altri reparti oggi deve fare fronte ad un numero rilevante di prestazioni; le difficoltà denunciate a suo tempo si sono aggravate anche a causa dellagestione di casi sospetti Covid e risulta evidente un carico di lavoro per gli operatori diventato insopportabile con possibili rischi e responsabilità. Ricordiamo che al Pronto Soccorso esiste un’area triage oltre all’area pre-triage recentemente istituita ed è presente una breve osservazione, una shock room, due medicherie di 2 e 4 posti letto, una stanza a compensazione negativa per i casi Covid e rispetto a tutto questo il numero degli infermieri necessari almeno quattro per turno non viene garantita. Il Capo Dipartimento Infermieristico dott. Gregorini, in partenza dalla USL TO.N.O. per assumere altri incarichi, aveva solennemente assicurato l’incremento degli organici per il periodo estivo ma tale potenziamento nonsi è realizzato". 

"Abbiamo constatato che le promesse fatte nel tempo sono state diattese e ciò dimostra - proseguono da Fials - il totale fallimento delle politiche sanitarie e della gestione del personale da parte di una Direzione Aziendale non affidabile e inadeguata a fronteggiare e risolvere le criticità della zona Elba. All’incremento del numero dei dirigenti infermieristici, degli incarichi di funzione ( ex posizioni organizzative, coordinamenti) non ha corrisposto l’aumento del personale infermieristico ed operatore socio sanitario". 

"Il Fials ha chiesto ma non ha mai ricevuto nonostante le insistite richieste i numeri degli ingressi, delle mobilità, recessi avario titolo del personale. - si legge ancora nella nota - Come debbono essere le dotazioni organiche? A nostro avviso occorrono soluzioni immediate per evitare il collasso della sanità elbana. Il personale è chiamato a svolgere prestazioni aggiuntive in quantità “industriali” in servizi che debbono essere effettuati con personale dedicatostabilmente. Questa forma di “cottimo” deve cessare che peraltro in varie occasioni contrasta con le norme del Codice della Sicurezza in materia di formazione e con le disposizioni inerenti l’orario di lavoro".

Fials fa infine sapere che "continuerà lo stato di agitazione con richiesta di convocazione presso la Prefettura di Pisa e chiama alla mobilitazione i lavoratori con la previsione di manifestazioni. In questo contesto sorprende il silenzio delleIstituzioni ed in particolare del Comune di Portoferraio che è a conoscenza della situazione descritta. Leggiamo sulla stampa che i sindaci dell'isola, valutato il manifestarsi dei contagi della variente Covid, sono intervenuti sul funzionamento degli esercizi pubblici, hanno reintrodoto limiti di orari e monitorato gli assembramenti mentre sembrebbero sottovalutare il ruolo nevralgico dei servizi sanitari dal prontosoccorso alle prestazioni territoriali per prevenire e contenere eventuale sviluppo dei contagi chiedendoalla direzione aziendale della Usl interventi decisivi in tale direzione".


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