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Cronaca mercoledì 23 giugno 2021 ore 19:15

Rifiuti abbandonati, un sequestro e tre denunce

Durante le operazioni di sequestro svolte dalla Guardia costiera-Capitaneria di porto di Portoferraio

Intervento della Guardia costiera in un terreno di 4.500 metri nella zona di San Giovanni che era diventato una discarica a cielo aperto



PORTOFERRAIO — Personale militare della Capitaneria di Porto di Portoferraio - Nucleo operativo di Polizia ambientale ha posto sotto sequestro un terreno privato di circa 4.500 metri quadri che veniva utilizzato come deposito incontrollato di rifiuti, in località San Giovanni nel Comune di Portoferraio.

Tre persone sono state denunciate per il reato di abbandono di rifiuti di natura sia pericolosa e non pericolosa e per combustione illecita di rifiuti pericolosi.

Come si legge in una nota della Guardia Costiera-Capitaneria di porto di Portoferraio, nel terreno  sono stati trovati 35 veicoli, 3 ciclomotori per lo più fuori uso e in pessime condizioni, in alcuni casi oggetto di provvedimenti di rimozione.

Nell'area posa sotto sequestro, oltre ai veicoli, sono stati trovati senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici, diverse tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, costituiti principalmente da n. 72 pali della luce, pneumatici, batterie esauste di auto, apparecchiature elettriche ed elettroniche, materiale contenente presumibilmente amianto, materiali inerti provenienti da attività edile ed altro. 

In più punti il personale della Guardia costiera ha anche osservato fuoriuscite di olio dalle parti di veicoli fuori uso abbandonati sul terreno. All'interno del terreno sono stati rinvenuti diversi cumuli di rifiuti di natura pericolosa bruciati, integrando così il reato di combustione illecita di rifiuti. 

L’area, già estremamente degradata, come spiegano dalla Guardia Costiera, era stata inoltre recentemente interessata da consistenti movimentazioni di terra e materiali inerti provenienti da demolizioni edili a ridosso della strada vicinale di passaggio.

L’operazione, eseguita sotto l’egida della competente Procura della Repubblica di Livorno e il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno, si inquadra nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio, ai fini ambientali, della fascia costiera ai sensi del Codice sull’Ambiente che attribuisce specifiche competenze al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera.


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