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Sport mercoledì 24 aprile 2019 ore 18:20

I motivi del "dirottamento" dei Giochi delle Isole

Adalberto Bertucci, Claudio Bianchi e Andrea Tozzi del Comitato organizzatore locale

Il vicesindaco di Portoferraio, Adalberto Bertucci e Claudio Bianchi, presidente del Comitato locale, hanno spiegato i vari passaggi della vicenda



PORTOFERRAIO — I Giochi delle Isole avrebbero dovuto svolgersi all'Elba dal 21 al 26 Maggio prossimi ma già da alcuni giorni circolava la notizia che la sede dell'Elba era saltata. La notizia ufficiale è uscita ieri sulla pagina Facebook del Comitato organizzatore del Coji che ha comunicato che i Giochi delle Isola si svolgeranno a Bastia, in Corsica (qui l'articolo).

Questa mattina invece nella sala consiliare del Comune di Portoferraio si è tenuta una conferenza stampa per spiegare i motivi per i quali il Coji ha deciso di dirottare dall'Elba alla Corsica i Giochi delle Isole 2019. Adalberto Bertucci, vicesindaco di Portoferraio, ente capofila dei Comuni elbani per seguire le vicende dei Giochi delle Isole, nel suo intervento ha sottolineato come l'idea di organizzare all'Elba ai Giochi delle Isole nel 2019 sia venuta direttamente dal Coji e come quindi non sia stata l'Elba ad autocandidarsi per l'importante evento sportivo dedicato ai giovani.

Bertucci ha inoltre espresso la sua delusione per quanto accaduto e per il comportamento tenuto dal Comitato organizzatore del Coji con il quale era stato firmato un vero e proprio contratto il 21 Febbraio 2019, che individuava le rispettive azioni che avrebbero dovuto svolgere le due parti, il Comitato locale e quello centrale. Bertucci ha inoltre illustrato alcuni passaggi in cui dopo una prima firma di un documento, il Coji aveva poi inviato una serie di richieste, sostenendo che “per prassi”, le spese organizzative almeno della misura del 30 per cento sarebbero state a carico del territorio ospitante, in questo caso l'Elba.

Risolto questo problema e fatta chiarezza sui rispettivi ruoli, in seguito era stato quindi firmato il contratto ufficiale secondo il quale i Comuni elbani avrebbero dovuto mettere a disposizione gratuitamente i vari impianti sportivi, supportare l'organizzazione e il Comitato locale avrebbe dovuto anche accompagnare i membri del Coji ad incontrare eventuali sponsor ma nulla di più. Tutta la parte organizzativa vera e propria, comprese le spese sarebbe stata a carico del Comitato del Coji.

A questo proposito Claudio Bianchi, presidente del Comitato organizzativo locale e delegato provinciale del Coni, ha illustrato i vari passaggi e le varie comunicazioni avute con il presidente del Coji, Pierre Santoni. Bianchi, dopo avere ricevuto insieme al vicesindaco Bertucci, la richiesta che l'Elba si facesse carico anche di altre spese per l'organizzazione dei Giochi delle Isole, aveva anche fornito il bilancio redatto dal Comitato locale e aveva chiesto di conoscere il bilancio complessivo del Coji per l'organizzazione dell'evento sportivo, perché era giusto conoscere il piano finanziario di tutta l'operazione. Il bilancio però non è mai stato fornito dal Coji e questo ha fatto sorgere molte perplessità negli organizzatori locali, tanto che nel corso della conferenza stampa si è parlato di “mancanza di trasparenza” da parte del Coji.

Inoltre, in seguito, dopo la firma del contratto e successivamente ai sopralluoghi, erano emerse alcune criticità sull'adeguatezza di alcuni impianti sportivi e sulla necessità di portare all'Elba le attrezzature per alcune discipline, come la scherma e la ginnastica. 

Addirittura, data la difficoltà per alcune discipline si era ricorso all'aiuto del Comune di Piombino per il nuoto e la pallamano. Era inoltre stata fatta una riunione con le varie federazioni partecipanti per risolvere il problema delle attrezzature ma poi il Coji ha richiesto anche l'ospitalità gratuita per circa 35 persone. Ciò che appare ancora più anomalo in questa scelta di "dirottare" in Corsica i Giochi delle Isole, secondo gli organizzatori locali, è inoltre il fatto che il Coji aveva preso accordi con gli albergatori locali e doveva pagare una caparra del 25 per cento entro una certa data. Cosa che invece non ha fatto.

La comunicazione ufficiale, inviata dal presidente del Coji il 19 Aprile 2019, resa nota durante la conferenza stampa, ha informato il vicesindaco Bertucci sui rischi dell'organizzazione dei Giochi delle Isole all'Elba indicando come motivi: l'assenza di omologazione dei campi di atletica di Elba e Piombino, le numerose incertezze sulle attrezzature per la scherma, la ginnastica, il tennis, il karate e il judo, il rischio finanziario per l'assenza di un significativo sponsor privato

E forse proprio qui potrebbe stare il nodo cruciale. Probabilmente il Coji si aspettava di trovare all'Elba un grande sponsor che contribuisse in maniera determinante alle spese organizzative, oppure, come si comprende da quanto riferito dal Comitato locale facendo riferimento alla "prassi", si aspettava che l'Elba si facesse carico di tutte le spese.

Nella stessa comunicazione del 19 Aprile inoltre si informava sulla scelta di portare i Giochi delle Isola a Bastia, in Corsica, dove il Comune dispone di tutti gli impianti attrezzati. 

Molti sono i dubbi emersi da parte degli organizzatori locali sul comportamento del Coji che comunque aveva fatto dei sopralluoghi all'Elba e che si era impegnato con un contratto scritto che ha poi unilateralmente annullato. 

A questo proposito Bertucci ha informato che, in accordo con gli altri Comuni elbani, il Comune di Portoferraio chiederà un parere legale per sapere se sia possibile procedere per il danno d'immagine creato all'Elba da questa decisione. Infine è stato deciso che quanto era stato stanziato dai vari Comuni verrà comunque messo a disposizione dei 109 atleti elbani che parteciperanno ai Giochi delle Isole 2019. Ora saranno le varie associazioni sportive a doversi organizzare per permettere la partecipazione dei giovani elbani in Corsica.

Qui di seguito pubblichiamo le immagini relative al contratto firmato dal Coji e dal Comitato organizzatore locale.

Valentina Caffieri
© Riproduzione riservata


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