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Attualità giovedì 05 maggio 2016 ore 16:30

"Il parcheggio selvaggio è ormai la regola"

Giovanni Fratini commenta la politica comunale circa la gestione del traffico nel capoluogo elbano: "E tutti i posti riservati alla Capitaneria?"



PORTOFERRAIO — "L’amministrazione comunale ha deciso di togliere il disco orario in 16 posti auto ubicati nel centro storico e di trasformarli in spazi di sosta a pagamento. La ragione di tale scelta - ci ha fatto sapere l’assessore alla viabilità Bertucci – starebbe nel fatto che quei posti con disco orario 'non venivano quasi mai controllati vista la cronica carenza di organico della Polizia municipale'. 

Quei posti, se non ricordo male, furono istituiti nella piazzetta P.Gori e in Piazza Cavour per rispettare il Codice stradale e al tempo stesso per dare la possibilità ai cittadini di fare un salto in Comune, in banca, in farmacia, in qualche negozio o ufficio e anche di prendere un caffè senza dover pagare un balzello. 

Che l’Ufficio della Polizia municipale sia sotto organico è indubbio e che di conseguenza sia difficile per gli operatori di vigilanza assolvere ai loro non pochi compiti di istituto è altrettanto certo. Oltretutto l’attuale amministrazione ha pensato bene di affibbiare alla Polizia municipale anche la gestione dei tributi. Ma che i Vigili urbani non siano in grado di controllare la sosta nel centro storico, proprio nelle immediate vicinanze del Palazzo comunale dove hanno la loro sede, non lo si può motivare con la carenza di organico. 

Da molto tempo a questa parte sembra che l’amministrazione comunale, di fronte al problema, certo non facile, del traffico e della sosta degli autoveicoli, si sia come adagiata in un atteggiamento di tranquilla rassegnazione e di generosa tolleranza. Tant’è che è convinzione molto diffusa che i nostri Vigili non siano più dotati di un fischietto per richiamare gli automobilisti distratti e neppure di un mini-blocchetto per fare, ogni tanto, qualche contravvenzione almeno a quelli più allergici al rispetto delle norme stradali.

Sia chiaro, non me la sento di addossare ogni colpa di questo alla Polizia municipale. Quando, lo scorso inverno, l’amministrazione ha deciso di non chiudere la Calata al traffico la sera dopo le 21, onde evitare la sosta selvaggia lungo la darsena, è stato organizzato un servizio di sorveglianza ed i Vigili urbani c’erano, hanno fatto egregiamente il loro dovere. Non ostante la cronica carenza di organico.

La colpa in verità penso che ricada su altri. E’ stata ed è di chi ha la responsabilità del governo comunale. Di chi, anziché impartire al Comando dei vigili precise direttive, sollecitare controlli ed interventi, richiedendo la collaborazione, date le carenze di organico, di altri corpi di polizia, delle associazioni di protezione civile, della Autorità portuale e di altri Comuni specie per la disciplina del traffico portuale nel periodo estivo, ha costantemente scelto la strada più comoda del lasciar fare, di evitare spiacevoli sorprese agli automobilisti, che spesso sono anche elettori e che, se vengono multati, s’incazzano e protestano soprattutto con gli amministratori. 

Allora è meglio non disturbare troppo gli indisciplinati. I poveri pedoni, gli anziani o le mamme con il bimbo nel carrozzino, in qualche modo possono arrangiarsi. Detto questo non chiedo agli attuali amministratori di scegliere la tolleranza zero; di imporre ai Vigili una rigida applicazione del codice della strada, ma neppure posso accettare che sia concessa a chi guida una autovettura o una moto la libertà di fare tutto quello che più gli aggrada: sostare sulle strisce pedonali, negli spazi riservati ai pedoni, ai disabili (buono e speriamo che funzioni il sistema di controllo annunciato dal Bertucci), nelle corsie riservate al traffico veicolare, in piena curva, sui marciapiedi, sugli spazi destinati ai mezzi pubblici, in tratti di strada con divieto di sosta, come in Via Garibaldi, dove un commerciante è stato costretto a mettere un cartello di cartone per invitare gli automobilisti a non fermarsi proprio davanti al suo negozio, o in Calata Italia dalla parte della nuova banchina realizzata dalla Autorità portuale.

L’assessore ha anche dichiarato che, dopo aver istituito 16 posti a pagamento, il Comune dovrà individuare altri spazi senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta, come prescrive il Codice. Ma che strano. Si decide di istituire 16 posti per la sosta a pagamento e, contestualmente, non se ne individuano altrettanti liberi o con disco orario, nel rispetto del Codice stradale. E ora, dove si vanno a cercare? Incomprensibile dimenticanza Assessore Bertucci. 

Comunque la ringrazio: mi ha offerto l’occasione per tornare su una mia vecchia fisima. Perché l’amministrazione non decide di recuperare all’uso pubblico, almeno in parte, tutti quei posti che sul piazzale della Linguella l’Autorità portuale ha concesso, in abbondanza, alla Guardia di Finanza, all’Arma dei Carabinieri e ad altri organi della pubblica amministrazione, sempre occupati da autovetture private e non di servizio? Perché non ci si fa restituire quei 10 posti che sempre l’Autorità portuale ha, illegittimamente, assegnato ai dipendenti della Capitaneria? E infine perché non fa in modo che possano essere pubblici quei 6 stalli disegnati davanti alla vecchia Caserma dei Carabinieri che Caserma non è più, anch’essi sempre occupati da autovetture private, compresa la mia?".


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