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Attualità martedì 30 agosto 2016 ore 09:34

Il cibo di strada non piace alla giunta Ferrari

Vietato sostare più di un’ora nello stesso posto. La segnalazione e la critica in una lettera di Giovanni Fratini ex sindaco di Portoferraio.



PORTOFERRAIO — Riceviamo e pubblichiamo

Tre “minuscoli” imprenditori commerciali abilitati alla vendita, su aree pubbliche ed in forma itinerante, del polpo lesso, di panzerotti o di bevande e generi alimentari con un “minuscolo” bar, sono mal sopportati dalla Amministrazione comunale. Per quale motivo? Si tratta di giovani dotati di encomiabile inventiva e desiderosi di lavorare, ma le loro attività stanno provocando, si legge in una delibera di indirizzo della Giunta municipale del 18 agosto scorso, “ numerose lamentele rivolte agli Uffici comunali e distorsioni a danno della intera rete distributiva”. Caspita! La vendita in forma itinerante di panzerotti e granfie di polpo lesso ed un “baretto” assai più piccolo di quello dell’amico Arcangelo, addirittura metterebbero in crisi l’intera rete distributiva del Comune!

In una ordinanza del Responsabile del Servizio di Polizia municipale, la n°68 del 22 agosto, emessa in conformità alla richiamata delibera della Giunta, si obbliga l’operatore itinerante a non fermarsi più di un’ora nel medesimo posto; a spostarsi in altro luogo distante almeno 200 metri e a non ritornare più al posto iniziale. Tutto questo naturalmente per la gioia dei consumatori che dovranno impegnarsi in una divertente “caccia al tesoro” per azzannare una granfia di polpo o un panzerotto o degustare un prosecchino macchiato. E per facilitare il lavoro dei giovani imprenditori. Se è vero, infatti, che la pubblicità è l’anima del commercio, è bene allora che, durante la giornata di lavoro, girino come trottole e si facciano notare dai portoferraiesi e soprattutto dai turisti.

Nella medesima ordinanza è altresì fatto obbligo di svolgere l’attività a non meno di 500 metri di distanza dai mercati e dalle fiere. Insomma il panzerotto o il polpo lesso al mercato europeo non potranno avere diritto di cittadinanza. Ma non finisce qui. E’ fatto anche divieto di sostare in tutte le vie, piazze o aree del centro storico. E questo perché, sempre secondo la delibera della Giunta, è necessario tutelare “il patrimonio storico ed ambientale di Portoferraio”. E’ il colmo della…….Non ho trovato la parola giusta!

Sarà bene che i nostri Amministratori abbiano presente che non si può porre eccessivi o ingiustificati limiti allo svolgimento di attività commerciali, in qualsiasi modo organizzate, perché una politica restrittiva si pone in contrasto con i principi di libertà individuale ed economica e di concorrenza sanciti dalla nostra Costituzione e dal Diritto dell’Unione europea.

Il Responsabile della Polizia municipale, nella ordinanza, cita la legge regionale n°28 del febbraio 2005. Ma quella legge all’art.35 non vieta, ma consente ai titolari di attività commerciali in forma itinerante di occupare “i posteggi occasionalmente liberi dei mercati e fuori mercato” e anche di partecipare alle fiere.

Ma dopo la legge regionale del 2005, a livello nazionale, sono entrate in vigore altre leggi e pertanto dal 2012 non è possibile imporre particolari restrizioni nell’orario e nella disponibilità del suolo pubblico. E’ solo possibile, non perché qualcuno si lamenta, ma se sussistono fondate ragioni o esigenze, da tempo indicate dal legislatore già con il Decreto legislativo n°114 del 1998, di sostenibilità ambientale e sociale, di mobilità, di viabilità e di vivibilità del territorio, che devono essere accertate dal Comune, dall’Azienda sanitaria o da altre Amministrazioni competenti.

Le iniziative di cui stiamo parlando andrebbero sostenute, non ostacolate. Nel rispetto della legge, certo. Ma prima di tutto nel rispetto di quel principio di liberalizzazione delle attività commerciali ormai ampiamente recepito nella recenti leggi di settore, a cui i regolamenti comunali devono ovviamente adeguarsi.

Giovanni Fratini


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