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Politica lunedì 19 dicembre 2016 ore 15:51

I sindaci cercano una via d'uscita dal maxi debito

Dalla riunione in Prefettura è emersa la necessità di una strategia comune per attutire il debito dell'ex Unione che mette a rischio i bilanci



PORTOFERRAIO — La ragion di cassa potrebbe portare a un'unità politica ora più che mai lontana fra i sette sindaci dell'isola d'Elba. Lo spauracchio, più che mai reale, dei debiti dell'ex Unione dei Comuni ha infatti portato questa mattina le amministrazioni elbane a sedersi intorno a un tavolo per cercare una via d'uscita che si prospetta lunga e complicata.

L'incontro, avvenuto sul terreno neutrale della sezione distaccata della Prefettura a Portoferraio, ha messo di fronte i primi cittadini sia gli uni agli altri e sia di fronte al fatto compiuto dei creditori dell'ex Unione dei Comuni che ora cominciano a farsi vedere con i decreti ingiuntivi al fine di recuperare quanto loro dovuto.

Una situazione che non può migliorare con il tempo (anzi, gli interessi legali sui debiti aumentano) e che richiede una presa di posizione che faccia da argine e protegga le finanze comunali da quello che potrebbe essere uno tsunami debitorio.

"E' necessario che i Comuni agiscano insieme - ha commentato il vice prefetto Daveti - solo con una strategia comune sarà possibile avere speranze di riuscire ad attutire il colpo".

Più facile a dirsi che a farsi. I problemi sono in prima battuta di ordine tecnico: il decreto ingiuntivo del creditore (vedi quello da 1,2 milioni di euro presentato dalla Cassa di Risparmio di Firenze per le anticipazioni di cassa effettuate) va approvato in consiglio comunale e iscritto come debito fuori bilancio nel caso di non aver effettuato prima un accantonamento allo scopo (cosa che quasi nessun comune ha fatto).

Il consigliere, votando, avalla la spesa del Comune e se quella spesa risulta poi non dovuta o se il voto in qualunque maniera crea un danno alle casse pubbliche, ne risponde personalmente. Il primo scoglio è quindi quello della tenuta politica delle varie maggioranze di fronte al voto, consapevoli che questi bilanci con ogni probabilità verranno osservati con attenzione dalla Corte dei Conti.

"Tutti i sindaci - continua Daveti - stanno comprendendo che occorre lavorare insieme per recuperare più crediti possibile, anche quelli ereditati dagli altri enti in seguito allo scioglimento dell'Unione dei Comuni". Il riferimento è al Consorzio di Bonifica che parrebbe aver preso in carico alcuni crediti e lasciato ai Comuni i debiti.

La corsa contro il tempo è necessaria anche per non far evaporare i pochi crediti che ancora sono esigibili ed evitare che su tutti intervenga la prescrizione lasciando le amministrazioni elbane a bocca asciutta.

"La strada da percorrere - conclude Daveti - è quella di mettere tutti gli enti coinvolti attorno a un tavolo, compresa la Regione, e ridiscutere la ripartizione di debiti e crediti, ma a quel tavolo l'Elba deve andarci unita altrimenti è una partita persa in partenza".

Ottimista su questo versante è Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio: "E' stato un incontro positivo - commenta all'uscita della riunione - c'è da fare squadra e stare insieme, se qualche singolo non fa di testa sua ce la possiamo fare".

Quale sia però la strategia da mettere in campo non è ancora dato saperlo: "Mercoledì potrò dare maggiori informazioni - spiega - attendo risposte importanti nella giornata di domani".

Pur non confermandolo è probabile che domani lo stesso Ferrari abbia un confronto con la Regione, motivo per cui è stato fissato un nuovo incontro in Prefettura per la giornata di mercoledì.

"Ci sono ancora degli aspetti da chiarire sui debiti che tuttavia sono ineludibili, vanno pagati, e bisogna agire in fretta sul recupero crediti prima che sia troppo tardi. Abbiamo avuto un confronto tranquillo, dobbiamo fare alcune valutazioni tutti insieme per capire esattamente quanto dobbiamo pagare".

Ferrari conclude sulla situazione di Portoferraio: "Noi abbiamo affrontato buona parte dei debiti e abbiamo effettuato alcuni accantonamenti che ci permetteranno di affrontare gli imprevisti, chiuderemo il bilancio senza problemi".

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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