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Politica lunedì 14 marzo 2016 ore 19:10

Habemus accordo

I sindaci elbani raggiungono un compromesso fra le diverse posizioni e delineano un sistema per la spartizione del contributo di sbarco



PORTOFERRAIO — Si chiude in un clima di generale allegria la più grande crisi istituzionale fra i comuni elbani da diversi anni a questa parte. Che l'aria fosse diversa si era cominciato a capire nei giorni scorsi ma è stato solo poche ore fa che è arrivata la conferma della pax elbana raggiunta.

L'accordo per la suddivisione del contributo di sbarco, e in generale per il nuovo assetto che verrà dato alla Gestione Associata, è stato trovato e, se pure mancano ancora alcuni dettagli che verranno messi nero su bianco nella giornata di mercoledì, l'obiettivo numero uno è stato portato a casa: quanto prima verrà ripristinata la riscossione del contributo di sbarco che verrà mantenuto a 1,50 euro.

Ha la forma di una soluzione ponte fino alla fine dell'anno l'accordo, per ora verbale, sottoscritto dai primi cittadini che si piazza in un punto medio fra le varie proposte emerse in questi mesi.

I pilastri su cui si regge sono: il mantenimento della Gestione Associata per il turismo e la sua attività di promozione, con Capoliveri ancora capofila pare, a cui verranno destinate risorse importanti (l'entità delle quali è uno dei punti ancora da definire), lo sviluppo di progetti comprensoriali e un maggiore peso, non solo economico, che verrà riconosciuto al Comune di Portoferraio.

Del circa milione e mezzo di euro che si pensa entrerà (se troveranno conferma i 950mila passaggi della scorsa stagione) una parte finirà quindi in promozione, una parte verrà destinata a opere comuni e una parte direttamente alle amministrazioni con una quota doppia che verrà riservata a Portoferraio.

Proprio la gestione dei fondi per le opere comprensoriali è uno dei punti sui quali bisognerà ancora lavorare: per adesso l'ipotesi in campo è che vengano incamerati dal comune capofila e destinati a un fondo vincolato. Chi gestirà quel fondo e quindi chi si occuperà della realizzazione concreta del progetto è ancora da decidere ma tutti gli indizi puntano sul capoluogo.

Importante novità riguarda invece le quote che spettano ai Comuni: non sarà più il Comune capofila a raccogliere i soldi e poi ridistribuirli in un secondo momento, ma saranno direttamente le compagnie di navigazione a versare a ogni Comune la quota spettante e questo avverrà ogni mese, venendo così incontro alle esigenze contabili delle amministrazioni.

Sia le opere comprensoriali, sia le attività che ogni Comune deciderà di mettere in campo con la propria parte, saranno orientate ai nuovi scopi indicati dalla legge che istituisce il contributo di sbarco: in questo modo le amministrazioni cercheranno di restare il più aderenti possibile alle indicazioni normative.

Questa l'impalcatura sostanziale del nuovo accordo che non verrà modificata per il 2016 e che resterà sostanzialmente intatta anche per gli anni a venire. Quello che tornerà in discussione, ma solo dopo l'estate, è la possibilità di aumentare il contributo a 2,50 euro e le percentuali da destinare a ogni ala del progetto. Per fare questo si attendono risposte ai pareri chiesti da Capoliveri a Corte dei Conti e Ministero.

I passaggi normativi per chiudere definitivamente la questione ora sono due: l'incontro di mercoledì nel quale verrà stilato il nuovo regolamento che decreta il passaggio da tassa di sbarco a contributo di sbarco e la successiva approvazione in ogni consiglio comunale. Passaggio che deve avvenire il prima possibile per poter riprendere l'esazione del contributo: il traguardo è farlo prima di Pasqua.

Nel nuovo regolamento verrà anche deciso il metodo di votazione che la consulta dei sindaci dovrà adottare da ora in poi e là si capiranno meglio i nuovi equilibri che si sono delineati oggi pomeriggio.

"E' stato un incontro tranquillo - ha dichiarato il sindaco Mario Ferrari - sono stati chiariti molti aspetti e gettate le basi per l'incontro risolutivo di mercoledì. Abbiamo trovato l'accordo per quest'anno ma in generale anche per gli anni prossimi".

"Nonostante fossi scettico sull'idea dei progetti comprensoriali - ammette Ruggero Barbetti - mi sono convinto che possa funzionare. A ogni Comune è stata riconosciuta la dignità che cercava, è stato accolto il contributo di tutti".

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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