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Politica venerdì 04 marzo 2016 ore 19:43

Fra i sindaci finisce a colpi di "Vaffa"

Ennesima fumata nera dalla consulta dei sindaci riguardo alla tassa di sbarco. Una nuova proposta viene presentata ma è scontro istituzionale



PORTOFERRAIO — Niente da fare, altro giro altra corsa. Come nel Giorno della Marmotta siamo nuovamente qua a rendere cronaca di una riunione dei sindaci elbani finita a male parole. Non è un modo di dire: la prima cosa che i cronisti assiepati nella sala consiliare di Portoferraio hanno sentito è stato il sindaco di Porto Azzurro che dedicava al vice sindaco di Portoferraio il titolo di una famosa canzone di Masini.

Niente di nuovo, la settimana scorsa furono Barbetti e Ferrari a dare il buon esempio. Questa volta le offese sono volate attraverso l'etere durante la riunione stessa con Ruggero Barbetti e Lorenzo Lambardi assenti (ma quest'ultimo ha mandato il vice Simone De Rosas) che si scambiavano carinerie a mezzo social.

Il risultato è lo stesso: Comuni divisi e un nuovo nulla di fatto da registrare. La cronaca impone di rendere conto di una nuova proposta apparsa sul tavolo dei primi cittadini riuniti davanti ai rappresentanti delle categorie economiche. Dopo la proposta avanzata nei giorni scorsi dal trio Ferrari-Galli-Lambardi, ecco che ha preso corpo una controproposta firmata congiuntamente dai Comuni di Rio nell'Elba, Porto Azzurro, Marciana e Marciana Marina.

Una proposta di mediazione che aveva l'intento di congelare la questione fino al prossimo autunno così da poter agire subito per la stagione imminente. Ma è stata rispedita al mittente. Non ci voleva certo CSI Capoliveri per rilevare che le impronte digitali di Ruggero Barbetti erano evidenti sulla nuova soluzione.

I punti salienti erano: ripresa immediata della riscossione di un contributo di sbarco a 1,50 euro dato che la legge finanziaria non consente l'istituzione di nuove tasse o l'aumento di quelle esistenti e, secondo l'interpretazione dei quattro sindaci firmatari, il contributo di sbarco è equiparabile a una nuova tassa. Il collettore dei proventi sarebbe stato ancora Capoliveri che avrebbe raccolto il denaro ma lo avrebbe potuto usare solo per onorare gli impegni contrattuali presi fino a oggi. Divieto quindi di nuove spese.

La differenza tra quanto incassato e quanto speso sarebbe poi stato diviso in nove quote uguali con Portoferraio che avrebbe percepito stecca doppia. Gli eventuali interventi di tutela ambientale sarebbero poi stati effettuati singolarmente dai Comuni con l'impegno di rivedersi a settembre una volta acquisiti i pareri richiesti dal sindaco di Capoliveri.

Una proposta rigettata da Portoferraio, Campo e Rio Marina che ritengono questa impalcatura contraria alla legge e che avrebbero dovuto, per realizzarla, approvare il regolamento steso da Capoliveri che destina gli introiti interamente alla promozione turistica. Caratteristica questa ritenuta non legittima e quindi non approvabile in consiglio comunale.

Sicuramente ci sarà un nuovo incontro, con la speranza condivisa un po' da tutti, di non trovarsi nuovamente qui a scrivere di un ennesimo fallimento.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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