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Attualità mercoledì 05 aprile 2017 ore 14:45

Allarme acqua, rischio razionamento ad agosto

Le poche piogge e l'aumento dei turisti fanno scattare l'allarme all'Elba. Asa potrebbe chiudere i rubinetti per alcune ore durante il picco estivo



PORTOFERRAIO — Sarà con tutta probabilità un'estate critica sotto il profilo idrico. A lanciare l'allarme questa mattina sono stati i vertici di Asa: il presidente del consiglio di gestione Andrea Guerrini, il consigliere delegato Ennio Marcello Trebino e il dirigente reti e impianti Mirco Brilli.

I dirigenti della società che gestisce il servizio idrico sono stati chiari: le poche piogge cadute nel periodo invernale unite all'aumento previsto di presenze sul territorio nella stagione turistica potrebbero mettere in crisi il sistema e costringere l'azienda ad avviare un razionamento d'emergenza dell'acqua nei mesi più affollati dell'estate. Si ipotizza una chiusura parziale durante la giornata per tutto il periodo dal 15 luglio al 20 agosto.

"Analizzando i mm di pioggia del mese di dicembre 2016 - spiegano da Asa - e confrontandoli con pari periodo degli anni con le maggiori siccità, emerge: nel 2007 una piovosità pari a 43 mm, nel 2012 123 mm contro i 22 mm del 2016. Risulta evidente la preoccupante situazione in quanto a dicembre del 2016 ha piovuto il 49% in meno del già critico 2007 e l’82% in meno del sempre difficile 2012.

Negli ultimi 2 anni si è poi registrata un’alta incidenza della presenza turistica già dal mese di giugno. Questo naturalmente incide fortemente sui consumi idrici, depauperando precocemente i livelli di falda, ad oggi già critici. 

Per la nostra esperienza, per i rilievi sul campo, possiamo affermare che oggi abbiamo livelli di falda pari a quelli normalmente registrati nei mese di agosto, con solo il 30-40% di residuo".

La situazione elbana è stata affrontata in un incontro che si è tenuto lo scorso 21 marzo con l'Autorità Idrica Toscana, incontro al quale fanno notare i dirigenti di ASA, non ha partecipato nessun rappresentante delle amministrazioni elbane. 

In tale sede si è deciso di attivare il Piano Operativo d'Emergenza e Asa ha illustrato che intende mettere in campo: intensificare l’attività di ricerca perdite, ridurre la pressione idrica nella rete, intensificare la propria sorveglianza, anche tecnologica, al fine di individuare usi anomali e sprechi. 

Inoltre, fino all'entrata in funzione del dissalatore che è ritenuta indispensabile, tutti gli interventi urbanistici ed edilizi presenti sul territorio dell’Isola dovranno essere tali da dimostrare di non aumentare il fabbisogno idrico attuale in modo da non aggravare la situazione di criticità.

Asa ha poi fatto notare come le amministrazioni comunali siano state latitanti nella sensibilizzazione ad un uso consapevole dell'acqua. Pertanto ha rinnovato la richiesta di emettere, sin da aprile, un’ordinanza di divieto degli usi non essenziali dell’acqua dell’acquedotto sia per utenti domestici che non domestici, con particolare riferimento alle strutture turistico ricettive, che vieti l’utilizzo di acqua potabile per l’innaffiamento dei giardini ed il riempimento ed il reintegro di piscine.

Ai Comuni viene chiesto inoltre di non rilasciare concessioni edilizie per interventi che comportano nuova domanda di risorsa idropotabile. Gli interventi compatibili sono quelli in cui il proponente dimostra che il fabbisogno idrico derivante dall’intervento non aggrava la situazione preesistente, anche mediante il ricorso ad idonee misure compensative. 

L'AIT ha poi chiesto ad ASA di rifiutare nuove richieste di allacciamento al pubblico acquedotto che non risultano ancora attivate. Una misura forte ma che potrebbe essere necessaria per evitare il peggioramento della crisi idrica: "Potranno essere valutate, previo parere AIT, le sole richieste in cui il richiedente dimostri una riduzione o un’equivalenza dei consumi complessivi rispetto alla situazione preesistente. Sono escluse le forniture per servizi di pubblico interesse indifferibili ed attività sanitarie".

"Abbiamo evitato per un pelo il razionamento la scorsa estate - concludono i vertici Asa - lo stoccaggio di acqua nell’agosto 2016 è diminuito, come valore medio mese, del 30%, rimanendo per circa 20 giorni al limite del razionamento. In pratica per 40 giorni la produzione è stata inferiore al consumo. Quest'anno la situazione di partenza è peggiore".

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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