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Attualità martedì 02 agosto 2016 ore 15:20

240 metri quadri di Biodola dati in concessione

La minoranza denuncia la decisione della giunta di concedere una porzione di arenile per un nuovo stabilimento balneare a la Biodola



PORTOFERRAIO — "Come gruppo consiliare non possiamo non evidenziare un’ennesima concessione di privilegi a singoli privati senza tenere in minima considerazione l’interesse generale o la possibilità di concedere almeno l’opportunità a più soggetti di partecipare ad un bando o ad una manifestazione di interesse. 

Ma questa è una vecchia storia basta vedere le modalità con cui è stata assegnata la Gattaia ad un privato, oppure come sono stari concessi i locali delle ex poste nel centro storico ad una singola associazione fino al mese di ottobre senza dare nessuna altra opportunità a tutte le altre che da anni operano sul territorio. 

Stavolta la giunta all’unanimità concede un pezzo di spiaggia della Biodola. L’effetto di questo provvedimento è quello di sottrarre alla libera fruizione della spiaggia una porzione di ben 240 mq per consentire ad un privato la probabile costituzione di una nuovo stabilimento balneare. 

E’ accertato che in tale contesto non è mai stata effettuata dal richiedente attività commerciale inerente la balneazione, vale a dire noleggio di lettini ed ombrelloni in favore dell’utenza turistica, né mai si è provveduto alla realizzazione dei servizi pubblici connessi allo svolgimento di tale attività (servizio di salvataggio con annesse dotazioni di sicurezza, pulizia degli arenili, ecc.) e previsti come obbligatori a tutela della salvaguardia dell’utenza turistica. 

Non è dato allora comprendere come tale nuova concessione sia sta inquadrata in un ipotesi, cioè quella della citata norma, di miglioramento del servizio reso dal concessionario posto che tali servizi il concessionario non li ha mai resi. Si tratta in realtà di evidente rilascio di una nuova concessione demaniale in vista della costituzione di un nuovo stabilimento balneare in evidente violazione della vigente disposizione di legge comunitaria, nazionale e dello stesso regolamento comunale. 

Evidente inoltre il danno erariale per mancata adozione di un’istruttoria, di una comparazione e valutazione degli interessi in gioco e, soprattutto, della procedura di evidenza pubblica. La spiaggia della Biodola è già di per sé affetta da criticità connesse alla feroce congestione degli spazi di arenili rimasti alla libera fruizione dell’utenza turistica. 

Ci appare chiaro allora il ragionamento logico seguito dall’amministrazione: troppi turisti affollano la spiaggia in questione, per giunta avendo il problema del parcheggio, dunque meglio sottrarre loro un altro pezzo di spiaggia e così magari li convinciamo ad andare da un’altra parte. 

Pare invece a questa minoranza che il tentativo di sottrarre l’arenile alla libera fruizione dell’utenza turistica, attuato poi nel pieno mese di agosto ovvero al culmine della stagione balneare ove si registra il picco delle presenze, costituisca una palese violazione dell’interesse pubblico. 

Non si comprende perché l’attuale giunta comunale abbia inteso danneggiare con tanta forza l’interesse pubblico della collettività alla libera fruizione dell’arenile. A nostro avviso l’utenza balneare deve poter essere libera di scegliere se noleggiare o meno l’attrezzatura per la balneazione, avendo comunque e in ogni caso la possibilità di usufruire di spiaggia libera. 

Probabilmente ci troviamo di fronte ad un atto di buona fede della giunta comunale che, pur tuttavia, rammentiamo alla stessa e soprattutto al dirigente chiamato a dare attuazione a tale indirizzo politico, esula  completamente dai limiti e dalla discrezionalità dell’azione amministrativa. 

A nostro avviso vi sono evidenti profili di illegittimità amministrativa, finanziaria e finanche penali connessi all’attuazione della delibera di giunta in questione e come gruppo di minoranza invitiamo fermamente il sindaco e la giunta comunale ad un totale quanto deciso ed immediato ripensamento sulla scelta politica effettuata adottando gli atti di indirizzo politico necessari quanto opportuni".


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