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Attualità venerdì 29 giugno 2018 ore 09:00

All'Elba è guerra a chi "esporta" rifiuti

Cassonetti al confine fra Porto Azzurro e Capoliveri

Un'ordinanza del comune di Porto Azzurro vieta di conferire spazzatura nei bidoni comunali a chi risiede in altri comuni. Nel mirino le case-vacanze



PORTO AZZURRO — "Divieto di conferimento rifiuti solidi urbani ed assimilabili presso i cassonetti del territorio comunale di Porto Azzurro da parte di cittadini proprietari di immobili e/o residenti in altri comuni dell'isola d'Elba". Questo l'oggetto dell'ordinanza numero 47 del 28 giugno 2018, firmata dal sindaco di Porto Azzurro Maurizio Papi.

Un provvedimento apparentemente insolito, che fa riesplodere all'attenzione dell'opinione pubblica il problema della disomogeneità della raccolta rifiuti sul territorio dell'isola d'Elba.

 Il comune di Porto Azzurro, infatti (come del resto specifica nel testo della propria ordinanza) svolge direttamente il servizio di raccolta rifiuti, provvedendovi con proprio personale, ed ha riscontrato negli ultimi periodi, ed in particolare con l'entrata in vigore del servizio di raccolta "porta a porta" nei comuni limitrofi, un notevole incremento del quantitativo dei rifiuti raccolti sul suo territorio, con un conseguente aggravio di costi di gestione.

Da qui il divieto, predisposto con l'ordinanza appena pubblicata, di conferire rifiuti all'interno dei cassonetti o degli impianti di smaltimento situati nel proprio territorio comunale da parte di cittadini locatari ed ospiti  presso strutture ricettive situate in altri comuni, oltre che di cittadini proprietari di immobili e/o residenti in altri comuni dell'isola.

Il riferimento alle strutture ricettive ed ai propri locatari od ospiti è evidentemente il dato che ha fatto riesplodere il problema, che si era già manifestato nel maggio del 2017, quando l'introduzione del servizio di raccolta differenziata "porta a porta" nel territorio limitrofo di Capoliveri provocò intasamenti nelle postazioni di raccolta rifiuti longonesi, a causa delle resistenze (poi fortunatamente superate) legate al primo periodo del nuovo sistema di raccolta. Con il ritorno della stagione estiva e degli ospiti delle case-vacanze capoliveresi, evidentemente il problema oggi si ripete.

Al di là dei correttivi che vanno sicuramente apportati dando istruzioni ai turisti su come smaltire correttamente i propri rifiuti, l'ordinanza introduce un ulteriore problema, quando dispone che " i trasgressori saranno passibili di sanzione amministrativa" e che "la Polizia Municipale e tutte le Forze dell'Ordine sono incaricate di far rispettare il provvedimento". Ci saranno controlli ai cassonetti? Si dovrà esibire un documento d'identità al momento di buttare la spazzatura? Il comune di Porto Azzurro ha un ottimo sistema di videosorveglianza con telecamere, ma come faranno gli agenti accertatori a stabilire la residenza di chi va a conferire rifiuti nei cassonetti? Ci auguriamo che il problema si risolva con una corretta informazione e che  il buon senso consenta di evitare spiacevoli episodi.


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