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Cultura lunedì 07 luglio 2014 ore 10:19

La Sanità dell'800 fra controlli di spesa e premi ai lavoratori proficui

Marcello Camici ci racconta l'Elba e la sua sanità al tempo degli Asburgo Lorena



PORTOFERRAIO — Marcello Camici ci introduce alla quarta puntata del suo viaggio negli asrchivi storici elbani ed in particolare sul tema della sanità all'Elba al tempo dei Lorena. Qui d seguito alcune note interessanti su controlli, valutazioni di spesa, premi a chi svolgeva un buon lavoro sanitario e punizione a chi non era ligio al suo lavoro. L'esempio che arriva dal passato. 

"Nelle ultime “massime ed istruzioni” (“Massime ed istruzioni da osservarsi generalmente in tutti li spedali degli Infermi del Gran-Ducato di Toscana approvate con Dispaccio di S.A.I e R. de’17 febbraio
1818.Firenze.Dalla Tipografia Marenigh.1818 ),il legislatore completa il quadro di profonda riforma della sanità pubblica granducale.

Essendo verosimilmente accaduto abuso nella somministrazione di farmaci,abuso legato al fatto di non
“avere i requisiti”, ordina: “24°. Viene espressamente proibita ogni somministrazione di medicinali gratuiti a tutti gl’Impiegati di
Spedali ,Ministri o altre persone,che fino qui ne avessero abusivamente goduto senza avere i requisiti enunciati all’art 19° (appartenere alla classe dei miserabili: ndscr)” (Circolari e ordini dal Soprassindaco
Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 119.ASCP)

Erano probabilmente insorti sprechi ed abusi per quanto riguarda le forniture necessarie all’assistenza ospedaliera ed ecco allora che per evitare che ciò avvenga il legislatore ordina controlli da parte della “Pia Casa del Lavoro stabilita in Firenze” nonché “Contratti d’impresa con la maggiore economia e dettaglio per prevenire le frodi”:
“25°. 

Tutti gli Spedali del Gran-Ducato per la fornitura delle Biancherie,Coperte e Vestiari di nuovo,dovranno dirigere i campioni rispettivi con il relativo prezzo all’Uffizio di Direzione centrale,affinchè da questa sia riconosciuto,se ad eguali,o a migliori condizioni ottener si potessero gli oggetti richiesti con vantaggio degli Spedali dalla Pia Casa di Lavoro stabilita in Firenze.Queste forniture dovranno sempre farsi
dentro i limiti dei fondi resultanti dai loro Bilanci per le rispettive spese.
26°.

Per tutte le forniture di Commestibili e di altri oggetti di consumazione interessanti,saranno fatti inciascheduno Spedale dei Contratti d’impresa con la maggiore economia e dettaglio per prevenire le fro
di e per sorvegliare il servizio e provocando con uffizi la concorrenza ;le Copie saranno trasmesse all’uffizio di Direzione centrale affinchè mediante la comparazione di simil contratti si venga a riconoscere
ove s’impiega maggior zelo per l’economia degli Spedali.

Se circostanze locali ,o altre speciali considerazioni esigessero,che per qualche articolo si prescindesse dal metodo di fornitura ,i Commissari o Rettori dovranno renderne conto e domandarne una particolare autorizzazione” (Idem come sopra)

Questa ventiseiesima massima ed istruzione merita davvero un commento ulteriore che è questo.“per riconoscere ove s’impiega maggior zelo per l’economia degli Spedali” e cioè dove con maggiore
diligenza,esattezza,premura si opera per la “economia degli Spedali” l’Uffizio di Direzione centrale analizza le copie dei “Contratti d’impresa” stipulati dai vari uffizi degli spedali e così “provocando con uffizi la
concorrenza”.

Insomma, in termini moderni si direbbe che per aumentare produttività ed efficienza dei pubblici uffici e di coloro che vi lavorano, si pongono in concorrenza fra loro.

La ventisettesima e ventottesima massima ed istruzione introducono una sorta di istituto della “incentivazione” per il Cassiere dell’ospedale cui si riconosce una percentuale sulla totalità delle rendite dell’ospedale:tale percentuale veniva però assegnata dopo l’effettivo incasso.

E’ evidente che con ciò il legislatore pensa ad incassare incentivando le voci di entrata piuttosto che quelle di spesa: per dirla in
parole semplici,a spendere poco.

27°. In luogo della provvisione di cui godono attualmente i Cassieri sarà stabilita ai medesimi una retenzione proporzionale sulla totalità delle Rendite dello Spedale,in modo che ne risulti per i medesimi un emolu
mento eguale all’attual provvisione.Si faranno dei Ruoli trimestrali dei Debitori con le rispettive loro scadenze; alla fine del trimestre i Ruoli dovranno essere esibiti al Commissario o Rettore per dimostrare
che i Debitori abbiano pagato o che siano stati molestati giudizialmente, altrimenti i Cassieri saranno tenuti del proprio a pagare la corrispondente somma allo Spedale,e saranno sottoposti a quelle ulteriori misure che dal R. Governo si adotteranno per reprimere una negligenza che tanto danno ha cagionato a questi Pii Stabilimenti

28°. Non sarà fatta buona al Cassiere la sua retenzione proporzionale fintanto che non abbia spurgato il ruolo trimestrale o mediante l’effettivo incasso delle somme esigibili,o portate nel Ruolo o mediante
la giustificazione di avere consumati inutilmente contro i Debitori tutti gli atti esecutivi dalla Legge permessi” (Idem come sopra)

Le ultime quattro massime ed istruzioni sono tutte dedicate a norme riguardanti la revisione e il controllo della spesa del servizio sanitario pubblico granducale.

29°. Ogn’anno dentro il mese di luglio saranno fatti i bilanci di previsione di tutti gli Spedali del Gran-Ducato
E saranno rimessi a quell’Uffizio che ne ha l’immediata soprintendenza dentro gli ultimi dieci giorni del Mese medesimo

30°.Questi dopo aver ricevuto la Suprema approvazione del R. Governo saranno respinti ai Commissarri  rispettivi, i quali saranno obbligati a conformarvisi esattamente nella loro Amministrazione

31°.Ogn’anno dentro il mese di Marzo i Commissari e Rettori dovranno render conto della loro Amministrazione coerentemente al Bilancio di previsione e rimetteranno le carte all’uffizio destinato alla soprin
tendenza e direzione della loro Amministarzione.Il conto economico dovrà essere accompagnato da un conto morale,in cui si dovrà fare un rapporto sopra il personale degli Impiegati :sopra ciò che concerne
l’oggetto del Pio Stabilimento:sopra i miglioramenti de quali in ogni sua parte economica ,sanitaria e di polizia potesse essere suscettibile:sopra gli abusi che converrebbe di eliminare : e sopra tutto quello che
concerne la perfettibilità della Pia Istituzione. “ (Idem come sopra)
Questa trentunesima massima ed istruzione evidenzia come già duecento anni orsono sprechi,corruzione,abusi,malasanità fossero presenti se il legislatore ravvisa la necessità di accompagnare il
conto economico con un “conto morale”.

32°.Ogn’anno sarà reso conto a S.A.I. e R. con un rapporto ,cui sarà data tutta la solennità dell’Amministrazione speciale e generale degli Spedali del Gran-Ducato,degli inconvenienti ed abusi,che vi si lasciassero sussistere , e viceversa dello zelo, e buon metodo che in ogni parte del servizio si troverà ad essere spie
gato da chi ne sorveglia l’Amministrazione.

Il Giudizio dell’I. e R. Governo formerà il premio o la punizione di chi di chi,dell’una o dell’altro si renderà Meritevole” (Idem come sopra)
Questa ultima massima ed istruzione evidenzia che S.A.I. e R. è in prima persona coinvolto in quanto ogni anno sarà reso conto a lui “ con un rapporto”.”Il Giudizio dell’I. e R. Governo” premierà chi ha espletato con zelo le proprie funzioni e punirà chi ha prodotto “inconvenienti ed abusi”.

Tale “Giudizio”chiude ,non a caso, le “massime ed istruzioni”perché è espressione del fatto di aver espletato o non espletato il volere del Granduca che si esprime tramite l”Imperiale e Regio Governo” :non
espletare il volere del Granduca è un grave reato perché la sua persona rappresenta lo stato.

A termine di queste massime ed istruzioni alcune considerazioni.
Esse rappresentano una prima vera riforma dell’assistenza pubblica sanitaria che pone il Granducato di Toscana Asburgo Lorena tra le nazioni all’avanguardia . Principi solidaristici e diritti del malato, in particolare quello classificato “miserabile”,si affiancano per la
prima volta a quelli caritativi che avevano costituito l’unico elemento caratterizzante l’assistenza pubblica sanitaria nell’ottocento.
Non a caso questa veniva espletata in edifici chiamati “Pii Stabilimenti” ad indicarne proprio l’aspetto caritativo.

Il Parroco col Gonfaloniere e il Giusdicente assumono un ruolo di responsabilità nel filtro di ammissione dentro l’ospedale degli Infermi.Il legislatore detta norme per il contenimento della spesa avendo nella mente che le uscite devono essere sempre inferiori alle entrate e ponendo rigorosi controlli e revisioni perché ciò avvenga.

Tutto questo perché il mantenimento dei malati gratuiti (miserabili) e semi-paganti (poveri) è a carico della Comunità di appartenenza dei malati ed è sostenuto dalle tasse pagate dai “Proprietari-Contribuenti”.
Viene riconosciuta autonomia finanziaria e di gestione agli “stabilimenti” adibiti ad ospedale degli Infermi, ma nell’ambito di precisi paletti costituiti dalle loro rendite e secondo i bilanci di previsione che annualmente vengono fatti.

Vengono dettate norme per ridurre e/o evitare sprechi,frodi ,”inconvenienti ed abusi” ma anche meccanismi premiali ed incentivanti per chi espleta con”zelo e buon metodo che in ogni parte del servizio si
troverà essere stato spiegato da chi ne sorveglia l’Amministrazione” .
In questa autonomia di gestione amministrativa dell’ospedale la figura del Commissario e del Rettore del “Pio Stabilimento” espleta un ruolo primario.

Mentre la figura del medico ospedaliero granducale è classificata in :medico astante,medico revisore,medico in servizio.
Sono molto importanti queste massime ed istruzioni perché anticipano principi solidaristici,diritti e doveri dell’assistenza sanitaria pubblica nonché della sua amministrazione su cui si basano i moderni servizi
sanitari.
Marcello Camici"
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio"


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