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Sport martedì 22 maggio 2018 ore 15:37

​Il Rallye Elba è pronto allo start

L'elbano Bettini nel corso dell'ultimo rally Elba

In molti cercheranno di contrastare l’egemonia del leader della classifica del campionato italiano Andreucci. Occhi puntati anche sui 19 driver elbani



PORTOFERRAIO —  Ultimi giorni di “calma”, poi da venerdì il via alle sfide del 51° Rallye Elba - Trofeo Ford BluBay - Bardahl, l’edizione che segna lo storico ritorno della gara nel contesto della massima serie tricolore di rallies.

Dal 24 al 26 maggio la storia dei rallies non solo nazionali tornerà a scriversi a tratto marcato ed a tinte forti, dopo ben 25 anni il Rallye Elba torna nel contesto che più gli si addice, il Campionato Italiano Rally, del quale è il quarto degli otto appuntamenti in calendario.

Vera identità dell’isola, un territorio che pare fatto apposta per accogliere una competizione di automobili, il Rallye Elba rappresenta anche un notevole veicolo di immagine per l’isola ed in questo caso anticipa anche la stagione turistica, idealmente allungandola sino alla fine di settembre quando, sempre per mano di Aci Livorno Sport, andrà in scena il Rallye Elba Storico.

I MOTIVI SPORTIVI

L’attesa è tanta, sia perché la gara davvero era l’anello mancante della corsa tricolore, sia perché le prime tre gare stagionali i rallies del Ciocco, Sanremo e Targa Florio, hanno espresso notevoli spunti tecnico sportivi, arrivando dunque sull’isola napoleonica per il classico giro di boa, un momento in cui in molti dovranno fare i conti con strade che non sono conosciute come per altre occasioni, proprio perché negli anni il rallye è mancato dalle scene più importanti.

Infatti, la maggior parte di coloro, tra i 79 iscritti, che frequentano la corsa tricolore quest’anno, all’Elba vi hanno corso poco ed in molti casi anche mai, per cui vi è l’incognita soprattutto delle strade che incontreranno, particolari come fondo, ricche di insidie e molto tecniche.

Osservato speciale sarà certamente il dieci volte Campione Italiano Paolo Andreucci, pilota ufficiale Peugeot, con la sua 208 T16 R5. Ha vinto nella sua gara di casa al Ciocco ripetendosi poi a Sanremo, mentre alla Targa Florio arrivando secondo dietro ad Andrea Nucita, si è portato a 42 punti, ben 20 di vantaggio sul romagnoloSimone Campedelli (22 punti).

Il romagnolo, con la Ford Fiesta R5, dopo le due solari performance del Ciocco e di Sanremo, è incappato in una battuta a vuoto alla Terga Florio, fermandosi per incidente, ed ovviamente medita la riscossa. Al terzo posto, a 20 punti c’è l’ufficiale Skoda Italia Umberto Scandola. Con la grande novità che sulla sua Fabia R5 “calza” i nuovi pneumatici D-Mack, il driver scaligero dopo un avvio sofferto si è rivalutato dal “Sanremo” ed adesso conta sulle particolari strade elbane per suonare ancora la carica ed avvicinare gli altri due. Sia per Campedelli che per Scandola c’è l’incognita dell’essere debuttanti, all’Elba, mentre Andreucci ci corse nel 1993 con la piccola Peugeot 106 ufficiale, finendo quinto ed ancor prima vi corse con il Trofeo Fiat Uno Turbo (1988) quando la gara era ancora con il fondo sterrato.

Attenzione a questi due nomi : Andrea Nucita (Hyundai i20 R5) e “Totò” Riolo (Skoda Fabia R5). Entrambi non sono iscritti al tricolore, non prendono punti, ma li tolgono. Nucita ha vinto alla Targa Florio ed all’Elba corre per la prima volta, Riolo invece con le strade isolane ha un certo feeling, avendovi corso – e vinto – anche con le auto storiche. Saranno i classici aghi della bilancia per chi ha mire tricolori, arbitri inesorabili di una sfida davvero stellare.

Ai piedi del podio provvisorio c’è il lombardo Andrea Crugnola (Ford Fiesta R5), uno dei migliori esponenti della “filiera verde” dei rallies italiani. Dopo le prime due convincenti gare anche per lui la terza ha detto male, con un ritiro per problemi tecnici, cosa che lo ha fatto avvicinare pericolosamente nella classifica del tricolore “asfalto” (che prevede solo le sei gare su catrame della corsa tricolore) dal lucchese Luca Panzani (Ford Fiesta R5), quinto nella generale dopo la bella performance siciliana, che lo ha portato a soli due punti dieto a lui. Crugnola quindi ha voglia di pieno riscatto e Panzani andrà in cerca di continuità alla sua prima stagione vera con una vettura di vertice, dovendo svolgere anche il compito di tester ufficiale degli pneumatici Hankook.

Grandi aspettative anche per l’altro lucchese Rudy Michelini (Skoda Fabia R5), sesto nella generale con 10 punti. A lui mancano i punti pesanti persi con il ritiro di Sanremo (uscita di strada) e certamente conta di rifarsi sull’isola ed anche il giovane pavese Giacomo Scattolon (Skoda Fabia R5) ha da recriminare l’assenza alla prima gara del Ciocco, visto che sia a Sanremo che alla Targa Florio ha fatto sentire bene la propria presenza. Occhi puntati poi sul reggiano Antonio Rusce (Ford Fiesta R5), alla sua terza stagione tricolore e desideroso di scalare qualche posizione, obiettivo anche per l’abruzzese Giuseppe Testa (Ford Fiesta R5), sul quale pesando due gare a zero punti, sulla stessa linea del toscano, pure lui di Lucca, Federico Santini (Skoda Fabia R5), che avrà certamente voglia di rifarsi dalla delusione per il ritiro (doppia foratura) della Targa Florio.

In cerca di luce dei riflettori da prima scena anche lo svizzero Kevin Gilardoni (Ford Fiesta R5), che all’Elba avrà certamente in obiettivo di proseguire l’apprendistato con la vettura dell’ovale blu, come in apprendistato ci sarà il maremmano Leopoldo Maestrini (Skoda Fabia R5), impegnato nel suo primo anno di campionato Italiano, mentre sarà chiamato ad una prova importante l’altro giovane, accasato Peugeot, Marco Pollara. Il siciliano, con la seconda 208 T16 R5 ufficiale dovrà obbligatoriamente cogliere un risultato di rilevo, dopo due ritiri in tre gare, per non perdere il contatto con il gruppo. Inoltre, con la possibilità di rimescolare le carte, è annunciato il debutto su asfalto del Campione Italiano su terra 2017, il modenese Andrea Dalmazzini, anche con una Ford Fiesta R5.

Interessante il ritorno di Giovanni Galleni (Peugeot 208 T16 R5) ed anche la presenza del finlandese Emil Lindholm (Hyundai i 20 R5) certamente sarà da seguire.

Grandi manovre ed anche tanto spettacolo poi si aspettano anche dagli attori del Campionato Italiano R1, con il piacentino Giorgio Cogni, il leader (40 punti), pronto al primo allungo stagionale, inseguito a dieci lunghezze da Poggio e Martinelli. Scintille si aspettano anche dal Trofeo Renault Twingo R1 Top, dove il leader Alberto Paris ha davanti a sé l’occasione di un allungo deciso in classifica mancando i suoi diretti inseguitori in classifica, Bruno e Pisani, ma con Pederzani e Catalini pronti a metterlo in difficoltà, così come farà l’inossidabile Claudio Vallino, uno che all’Elba ci ha già corso con soddisfazione.

Nel Trofeo Renault Clio R3 Top, il reggiano Ivan Ferrarotti è pronto ad allungare al comando, ma dovrà fare i conti con Riccardo Canzian, secondo, ed anche con Emanuele Rosso, terzo. Il Trofeo Peugeot Club abbraccerà tutte le vetture “del leone” private in gara ed il Suzuki Rally Trophy vedrà di nuovo impegnato Cogni a rintuzzare gli attacchi di Martinelli e di Poggio, che lo seguono nell’ordine.

Da seguire anche le due Abarth 124 R-GT affidate ai giovani Christopher Lucchesi e Andrea Modanesi. Sinora Lucchesi ha fatto tris di successi, in classe R-GT, all’Elba prenota il poker, Modanesi ha tutta l’intenzione di bloccare la sua cavalcata.

Tre le “dame” al via: Rachele Somaschini (Peugeot 208 R2), Patrizia Perosino (Peugeot 208) e la lucchese Giulia Serafini, con una meno potente Peugeot 106 rally Gruppo N.

E poi, ci saranno loro, piloti elbani, per i quali la loro gara è qualcosa di unico, per lei c’è un amore viscerale e va onorata in tutto e per tutto. Saranno in 19, in totale, tutti capaci di grandi prestazioni, nelle strade amiche, ispirati certamente a quel Claudio Caselli che arrivò all’apoteosi con la vittoria assoluta nel 1992, l’unica, per ora, di un pilota elbano in una gara tricolore. 

Nella gara “nazionale”, si prevede un’egemonia di “Pedro”, con la Hyundai i20 R5. Il bresciano è un grande estimatore delle strade isolane, che gli hanno dato ampie soddisfazioni con le vetture storiche, e sicuramente da tenere d’occhio ci sarà lo spezzino Giuseppe Iacomini, con una Peugeot 206 S1600, opposto al lucchese Pietro Checchi (Renault Clio S1600).

Oltre alla competizione il Rallye Elba sarà un momento di grande enfasi con il Raduno Porsche, al quale si sono iscritti 11 equipaggi, per dare il giusto tributo alla Casa di Stoccarda attraversando le mitiche “piesse” elbane.

IL PROGRAMMA DI GARA

Il Rallye Elba, patrimonio storico-sportivo non solo italiano, è pronto dunque a far rivivere le sfide della massima serie tricolore di corse su strada e per questo è stato approntato un percorso di forte impatto, che rispetto al recente passato è stato rivisto per circa il 60%, peraltro con l’introduzione di una nuova prova speciale oltre alla riconferma della “spettacolo” di Portoferraio, opportunamente modificata per rispondere alle prescrizioni federali in materia, con il confronto tra i concorrenti “ad inseguimento”, uno contro uno (di Km. 2,620).

La nuova prova speciale sarà la “Porto Azzurro-Volterraio” (Km. 14,770), che aprirà la contesa nel pomeriggio di venerdì 26 maggio, iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale appunto di Porto Azzurro. Novità anche per la “Volterraio-Cavo” (Km. 26,310, la più lunga della gara), mai fatta correre in questa conformazione, la quale - assicurano gli organizzatori - promette spunti interessanti. Vi sarà poi la “Due Mari” in una versione allungata (Km. 22,350), mentre per le altre si è tenuta la conformazione del passato.

Dieci, in totale, le prove speciali, per una distanza competitiva di 151,480 chilometri (il 37,92% del totale) a fronte dei 399,610 dell’intero tracciato. Diversa la conformazione del percorso della gara “nazionale”, la quale farà disputare tre prove il primo giorno (i concorrenti partiranno con la “spettacolo” di Portoferraio) ed altrettante al sabato (64,290 Km. cronometrati sul totale di 226,230).

La prima giornata avvierà con la cerimonia di partenza in centro a Portoferraio a partire dalle ore 16,15 di venerdì 25 maggio, dopodiché i concorrenti dovranno affrontare cinque impegni cronometrati, dei quali gli ultimi due con l’imbrunire, per poi chiudere a partire dalle ore 23,10 con l’entrata nel parco chiuso notturno di Portoferraio.

L’indomani, sabato 26 maggio, uscita dal riordino notturno alle 08,00 ed arrivo finale, sempre in centro a Portoferraio, a partire dalle ore 17,25, dopo aver corso altre cinque prove speciali. Sarà, questa, una giornata decisamente impegnativa, con altri 95,860 chilometri di sfide e soprattutto con l’impegno finale della “Due Mari” di 22 chilometri.

La logistica sarà la stessa degli anni recenti, con il Quartier Generale dell’evento situato all’Hotel Airone, sulla strada che da Portoferraio conduce a Porto Azzurro, il Parco Assistenza è previsto a Portoferraio ed i riordinamenti sul lungomare.

FOTO ALLEGATA: uno scorcio panoramico dell’edizione 2017 (foto L. Barsali)


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