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Attualità martedì 02 agosto 2016 ore 18:00

"Islamici a messa? Non è il posto giusto"

Don Mauro Renzi prende posizione sull'iniziativa di accogliere musulmani in chiesa durante la messa in ricordo dei fatti di Rouen



CAMPO NELL'ELBA — "Viviamo in un momento di grande confusione e nostro compito è fare chiarezza". Ce lo spiega così Don Mauro Renzi, parroco di Campo nell'Elba, il suo rifiuto di accogliere musulmani a messa. E' una presa di posizione netta e che, in un momento estremamente delicato sul versante dell'integrazione religiosa, fa rumore. Anche se detta sottovoce, anche se argomentata.

Ci ha messo la faccia Don Mauro quando nella serata di ieri ha postato sul suo profilo Facebook un articolo del vaticanista Aldo Maria Valli che, nel suo scritto, sostiene come l'iniziativa promossa dalla comunità islamica francese e poi ripresa da quella italiana, di accogliere i fedeli della religione islamica durante la celebrazione della messa per ricordare insieme i tragici fatti di Rouen che sono costati la vita a padre Jacques Hamel, sia stata fuori tempo e fuori luogo.

La tesi di Valli, condivisa in pieno da Don Mauro, è sostanzialmente che la funzione religiosa cristiana sia un momento sacro, "un momento in cui l'umano incontra il divino", si legge nello scritto e che quel momento non possa essere condiviso con chi in quel divino non crede. Pure se è un atto simbolico che ha fatto da vero spartiacque sulla politica ufficiale della comunità islamica italiana e europea, pure se benedetta dal presidente della Cei, il cardinal Bagnasco.

Don Mauro, lei ha scritto: "Sono contento che nessuno si sia presentato nella mia chiesa parrocchiale". Non le sembra un'affermazione quantomeno temeraria in un momento come questo in cui si cerca di ricucire un rapporto con i fedeli islamici in Italia?

"No, non penso. Vede un conto è che qualcuno mi dica che per solidarietà partecipa a qualcosa che faccio io ma questo non significa che credano alla mia fede. Una solidarietà può anche essere espressa altrove, non occorre che venga a messa"

Il problema è solo la messa?

"E' anche il luogo. Loro lo hanno profanato con l'uccisione di un sacerdote o con la demolizione di centinaia di chiese e di monasteri negli ultimi anni. Come si può conciliare il loro precetto di distruzione delle immagini sacre con la nostra rappresentazione del Cristo?"

Ma forse chi è andato in chiesa voleva proprio dissociarsi da un certo tipo di azioni

"Ma non possono dissociarsi da una regola della loro religione. Mi creda, io comprendo anche il fatto di seguire quella regola perchè è la loro religione ma non si può conciliare con il nostro credo"

L'appello però è stato accolto con piacere dalla chiesa cattolica

"Bagnasco ha detto che è l'inizio di un percorso per il futuro ma è un'iniziativa della comunità islamica francese e raccolta da quella italiana. Ma potevano dire semplicemente che nella loro preghiera del venerdì, come gesto di solidarietà, avrebbero ricordato padre Hamel, sarebbe stato sufficiente. Anzi sarebbe stata la forma più bella"

Don Renzi va controcorrente anche sotto un altro aspetto: "Vede, io per esempio non capisco come si possa dire che nelle moschee si debba controllare cosa viene predicato. Io non accetterei che lo Stato possa controllare cosa dico dal pulpito e così deve essere anche per le moschee, dobbiamo fidarci del loro imam come del nostro prete"

Ma se qualche fedele islamico venisse in chiesa?

"Certo non lo caccio via ma non so cosa ci verrebbe a fare. Durante la mia omelia io spiego il Vangelo e già questo: venire in un luogo e in un momento in cui si sta facendo un atto di culto che è contrario alla tua religione, non saprei perchè venire"

Ma lei ha detto che è contento che non siano venuti

"Se ci sono degli islamici a Marina di Campo che vogliono venire da me io sarei contento. Vorrei che venissero un pomeriggio da me per incontrarci e parlare e magari per dirmi che sono lontani da questa violenza e sono solidali con la chiesa cattolica"

Questo andrebbe bene?

"Certo, questo sarebbe bellissimo. Sarebbe anche il segnale di comprensione che ci sono tempi e tempi. Il riferimento che bisogna avere è alle giornate di preghiera che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno fatto in cui tutte le rappresentanze religiose avevano dei momenti di preghiera ma ognuna in luogo diverso e poi dopo in piazza hanno fatto dei gesti comuni, non a messa. E' quella la vera fratellanza. La messa non è il tempo e il luogo e io non avrei fatto recitare il Corano in chiesa o intervenire in predica". 

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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