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Attualità sabato 14 gennaio 2017 ore 17:05

"​Galenzana, il Parco ha sbagliato strada"

Legambiente denuncia una confusione nei sentieri presi in esame e interessati dai lavori: "Ora intervenga subito e fermi lo scempio del Formicaio"



CAMPO NELL'ELBA — Si fa sempre più intricata la situazione di Galenzana e dei lavori che hanno interessato la zona. Dopo una corposa polemica sui social e uno scambio a mezzo stampa di accuse e giustificazioni circa la competenza del Parco sui sentieri trasformati in strade a servizio del cantiere, un nuovo intervento degli ambientalisti potrebbe mettere in imbarazzo il Parco.

Il 13 gennaio infatti, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha inviato una precisazione, corredata di cartografie sulla situazione di Galenzana/Formicaio, nella quale affermava che: "L’apertura delle strada con disboscamento è un intervento al di fuori del perimetro del Parco. 

L’intervento di apertura della strada risulta adiacente, in un breve tratto, al confine con la ZPS che in quell’area si estende al di fuori il confine del Parco. Lo studio d'incidenza e la conseguente valutazione, senz'altro indispensabile per un intervento ai confini di una ZPS, non è competenza del Parco e di conseguenza anche se eseguito, non viene inviato al parco stesso". 

Nella stessa comunicazione il Pnat affermava: "La nuova strada è quella già segnalata in data 18.07.16. Il rapporto informativo del CTA/CFS in data 28.07.16 dice che la SCAT srl è in possesso dell’autorizzazione comunale/paesaggistica per realizzare tale viabilità e che questa sarebbe stata oggetto di verifica in merito alla legittimità".

Secondo Legambiente però c'è stata confusione nei sentieri: "Probabilmente il Parco si riferisce alle intenzioni iniziali di chi ha commissionato e realizzato l’apertura della nuova strada, ma il nuovo accesso aperto, che si va a congiungere con la viabilità oggetto del rapporto informativo del CTA/CFS non è stato realizzato dove indicato nella cartografia allegata alle precisazioni del Parco Nazionale (il sentiero che inizia da via delle Ginestre 381) ma a qualche decina di metri più a sud-ovest"

Il sentiero ripulito ed allargato sarebbe quindi un altro: "I lavori sono stati effettuati sul sentiero/mulattiera che parte dal numero civico 537, che risale la collina del Formicaio e che, come dimostrano le stesse cartografie, costituisce il confine del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Zona speciale di conservazione (Zsc) e Zona di protezione speciale (Zps) Monte Capanne-Promontorio dell’Enfola".

I soci di Legambiente Arcipelago Toscano, che hanno compito oggi un sopralluogo sul posto, spiegano: "Di fronte alla casa con numero civico 537 D parte una stradina lunga pochi metri che porta ad un piccolo magazzino abbandonato e di lì in avanti quello che fino a pochi giorni fa era un sentiero che portava in cima alla collina che si affaccia su Galenzana, si è trasformato in una strada larga 5 metri, con tanto di terrapieni e sbancamenti, per non parlare dell'abbattimento di molta macchia mediterranea, di essenze pregiate anche di alto fusto".

Uno scambio di sentieri che, se confermato, porterebbe precise responsabilità: "Quello che il Parco presumeva fosse il possibile accesso, è in realtà chiuso con un cancello, mentre i lavori di apertura e ampliamento della nuova strada e il disboscamento, realizzati con mezzi pesanti, hanno interessato il territorio del Parco Nazionale e della Zcs/Zps".

"Così come è evidente - continua il Cigno Verde - che non è stato richiesto all’Ente Parco nessun nulla-osta obbligatorio per poter realizzare quei lavori, né è stata fornita all’Ente Parco la necessaria Valutazione di incidenza che l’Ente avrebbe dovuto esaminare.

Così come è evidente che non sono stati informati i proprietari delle abitazioni che si trovano all’inizio del sentiero, visto che qualcuno ha tracciato con una linea rossa i confini della loro proprietà, non intendendo far passare nessuno se non a piedi".

Legambiente conclude ribadendo la richiesta di fermo lavori: "Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano deve provvedere immediatamente ad interrompere i lavori di costruzione della nuova strada che risale dal Formicaio e che rappresenta il confine del suo territorio e della Zsc/Zps, con lavori di allargamento che hanno interessato la vegetazione e il suolo; sanzionare chi ha realizzato il nuovo accesso e chiedere la rimessa in pristino dei luoghi, così come prevede la legge 394/91".

La richiesta viene ribadita anche al commissario prefettizio Salvatore Parascandola che esercita l'autorità amministrativa a Campo nell'Elba: "Se ritengano che la realizzazione di una nuova strada, che in alcuni punti raggiunge una larghezza di almeno 5 metri, sia configurabile come manutenzione straordinaria viabilità esistente, come asserisce il cartello di cantiere".


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