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Attualità domenica 07 dicembre 2014 ore 17:31

"Campo area a rischio idraulico molto elevato"

Giancarlo Vallesi, presidente del Consorzio di Bonifica, risponde alla petizione dei campesi e punta il dito sulle passate politiche di urbanizzazione



CAMPO NELL'ELBA — Una disanima a tutto tondo dell'operato del Consorzio di bonifica che diventa in breve un preciso atto di accusa alle passate amministrazioni. Vallesi difende il proprio ente illustrando le opere compiute e toccando tasti sensibili come la questione del tributo. Ma soprattutto mette nero su bianco due cose: Campo è a elevato rischio idrogeologico (quindi alle frane e agli allagamenti dovremmo in qualche modo abituarci?) e molti dei problemi dipendono da come e quanto si è finora costruito. 

Ecco alcuni estratti della lettera inviata alle redazioni, l'originale completo è possibile scaricarlo nel link a fondo pagina.

"Con la presente intendiamo rispondere alle questioni sollevate dalla petizione firmata da decine di operatori commerciali e privati cittadini del Comune di Campo nell’Elba pervenuta in data 21 Novembre che aveva come oggetto “Pulizia dei canali e dei fossi e rischio esondazione”.

Il Consorzio che presiedo infatti è subentrato nei compiti di bonifica due anni e mezzo fa alla estinta Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano. Ci siamo sempre posti in rapporto con questo territorio con grande umiltà in quanto poco conoscevamo dei suoi problemi. Abbiamo sempre offerto e ricercato collaborazione con le istituzioni locali per cercare di rispondere al meglio il nostro compito.

Se si osservano le carte del rischio idraulico del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Toscana, possiamo rilevare come l’abitato di Marina di Campo sia “area a rischio idraulico molto elevato”.

Mettere in sicurezza Marina di Campo significa realizzare investimenti “strutturali” estremamente rilevanti: Il Piano generale degli interventi per il superamento dell’emergenza a seguito dell’evento alluvionale del 7 Novembre 2011 aveva stimato in 20 milioni di euro il fabbisogno di risorse necessarie a “mitigare” il rischio idrogeologico (12 milioni per gli Alzi e 4 milioni ciascuno per il Bovalico e Formicaio). E’ del tutto evidente che fino a quando non si realizzeranno opere strutturali il territorio di Campo nell’Elba non è un territorio sicuro.

Molta parte del territorio elbano è stato oggetto di politiche di programmazione urbanistica che hanno consentito l’edificazione in zone ad elevato rischio idraulico. Grande è la necessità di invertire una cultura che per decenni ha caratterizzato la gestione di molte parti del territorio italiano, isola d’Elba compresa: una cultura che è fatta di sproporzionate pressioni edificatorie, impermeabilizzazione (urbanizzazione) di vaste aree che andavano lasciate libere alle normali esondazioni dei corsi d’acqua, condoni edilizi, ecc..

Il rischio idraulico è aumentato notevolmente anche perché gran parte dei corsi d’acqua è stato “stravolto” dalla realizzazione di case, alberghi, attività produttive, muri, recinzioni e manufatti di ogni genere realizzati a ridosso degli stessi. Oppure perché si sono eseguiti restringimenti degli alvei con gli attraversamenti (ponti) ed i tombamenti, i quali diminuiscono notevolmente la capacità di deflusso delle acque. Vogliamo prendere atto di tutto questo?

Siamo i più convinti sostenitori che la prima opera di prevenzione del dissesto idrogeologico sia la corretta e costante manutenzione delle opere di difesa idraulica. Ma se piove di più di quanto sia la capacità di deflusso del corso d’acqua è evidente che si verificano esondazioni e per prevenirle servono opere ed interventi di riduzione/mitigazione del rischio idraulico (casse espansione, briglie, arginature adeguate,ecc..). Sono moltissimi i corsi d’acqua dell’Isola d’Elba che si trovano in questa condizione di insufficienza.

In questo contesto succede che in articoli di stampa si tira in ballo il Consorzio in maniera impropria, come se questo Ente fosse titolare della messa in sicurezza del territorio. Nulla di più forviante: Il Consorzio ha quale compito quasi esclusivo quello di far funzionale al meglio possibile il reticolo idraulico che ha in gestione e manutenerlo utilizzando le risorse introitate con il tributo di bonifica.

In termini pratici significa effettuare tutte quelle operazioni che consistono nel taglio rasoterra e trinciatura delle erbe palustri, canne e arbusti , nella potatura taglio e rimozione di piante morte e/o debolmente radicate che potrebbero creare problemi in concomitanza di eventi di piena, nello spalettamento del materiale di resulta fuori dalle pertinenze idrauliche e nella risagomatura delle sezioni di deflusso laddove necessario.

Non possiamo fare finta o ignorare la situazione “di fatto” che si è venuta a creare, nei decenni, nel territorio elbano. Certo è più facile tenere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e individuare un capro espiatorio al quale attribuire tutte le responsabilità. Noi crediamo che lavarsi la coscienza invidiando le colpe negli “altri” non sia utile a risolvere i problemi. Noi diciamo invece : ad ognuno le proprie responsabilità.

La situazione specifica del Comune di Campo nell’Elba: fra il 2013 ed il 2014 si è registrato un incremento delle attività di manutenzione nei corsi d’acqua in gestione ricadenti nel Comune di Campo nell’Elba di oltre il 370% in termini di metri lineari.

Si evidenzia inoltre che, proprio in questi giorni, i fossi Alzi e Bovalico sono oggetto di un ulteriore intervento di manutenzione annuale attuato dal Consorzio.

Uno dei problemi più rilevanti riscontrati sul territorio elbano è quello dei tombamenti dei corsi d’acqua. Abbiamo evidenziato la necessità di “censire” in modo dettagliato e puntuale la loro presenza, dato che risultano particolarmente numerosi e interessanti corsi d’acqua abbastanza importanti.

Peraltro la manutenzione dei tratti tombati non è compito del Consorzio ma di coloro che hanno realizzato le opere di tombamento.

Più volte, in questi anni ed anche recentemente, il Consorzio è intervenuto per aprire la foce del Fosso Bovalico e di altri fossi, a causa di particolari condizioni atmosferiche e venti che spingevano la sabbia dal mare verso terra e che provocavano l’occlusione delle foci stesse. Tutto ciò non avendo competenza diretta nel pronto intervento e somma urgenza, obbligo che ricordiamo a carico della Provincia.

E’ stato inoltre conclusa la progettazione dei lavori di rimozione delle sabbie dall’alveo dal fosso Bovalico e loro collocazione per il ripascimento della spiaggia di Marina (finanziamento Piano Manutenzione straordinaria Regione Toscana per oltre 85mila euro) per il quale è stata effettuata la Conferenza dei Servizi il 30 Ottobre scorso nella quale sono stati acquisiti i pareri degli enti coinvolti nel procedimento.

Relativamente al tributo ed alla sua destinazione nelle settimane scorse abbiamo letto e sentito dichiarazioni che non corrispondono neppure lontanamente alla realtà e che ci preme chiarire: qualcuno si è addirittura spinto a dichiarare che il Consorzio riscuote dai soli contribuenti del Comune di Campo nell’Elba la cifra di 1 milione di euro.

E’ palese e facilmente dimostrabile che il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa emette annualmente, per tutta l’attività svolta sull’Isola d’Elba, circa 900mila euro di tributo, dei quali, nel 2013, sono stati riscossi bonariamente il 90%. Il tributo relativo ai consorziati di Campo nell’Elba è invece di circa 176mila.


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