Boom di controlli agli stabilimenti balneari

PORTOFERRAIO — E' stata un'estate di super lavoro per i militari della Guardia Costiera ai comandi del comandante Emilio Casale. Lo raccontano i numeri che sono stati presentati questa mattina alla stampa e che descrivono un'attività eterogenea e capillare con il picco dei controlli agli stabilimenti balneari che sfonda il tetto dei 600.

Le basi della Capitaneria, oltre che a Portoferraio anche l'ufficio locale marittimo di Porto Azzurro, quello di Marciana Marina e la delegazione di spiaggia di Marina di Campo, nel periodo maggio - settembre, hanno soccorso ben 57 persone e 26 unità navali. I controlli effettuati ai natanti sono stati 1.109 durante i quali sono stati rilevati 3 illeciti penali e 184 illeciti amministrativi. 5  sequestri amministrativi verso ignoti per un totale di 6.007 miglia percorse in 799 ore di navigazione. L'attività di controllo in mare ha fruttato 42.422 euro di sanzioni.

Ma la presenza maggiore è stata avvertita a terra dove i militari hanno effettuato, nello stesso periodo 608 controlli presso strutture balneari e 1.063 controlli antinquinamento e demanio. Gli illeciti penali rilevati sono stati 30 mentre quelli amministrativi 52 e l'attività ha portato nelle casse dello Stato 66.288 euro.

Durante queste operazioni i militari della capitaneria hanno sequestrato 300 attrezzature balneari. 1.600 metri quadrati di suolo demaniale e 15 mila di specchio acqueo sono stati restituiti all’uso pubblico. Nelle acque di Pianosa le motovedette della Guardia Costiera hanno elevato 30 infrazioni per violazioni dei limiti di interdizione alla navigazione. Inoltre sono stati assegnati 302 bollini blu alle imbarcazioni controllate e risultate nella norma.

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