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Attualità lunedì 27 luglio 2015 ore 17:43

Bilancio irregolare, lo dice la Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha condotto un'istruttoria e rilevato gravi irregolarità nel bilancio 2013 di Portoferraio, finanze comunali ora a rischio



PORTOFERRAIO — Sembra non esserci pace per i conti del Comune di Portoferraio. Dopo l'approvazione sul filo di lana del bilancio 2014, tanto da rischiare il commissariamento per una questione di ore, ecco una nuova bordata che arriva per colpa del bilancio 2013.

Il rendiconto consuntivo del 2013 è infatti finito nel mirino della Corte dei Conti regionale che ha ravvisato in quel documento delle pesanti irregolarità che possono mettere a rischio la stabilità economica del primo comune dell'Elba.

E' quanto emerge da un documento elaborato dal giudice finanziario, non ancora ufficiale perchè ancora non deliberato in seduta plenaria, ma già anticipato al Comune, protocollato e pervenuto in Biscotteria. Un documento molto duro che ipotizza, nell'esercizio finanziario 2013 la distrazione di fondi. Nello specifico, secondo quanto accertato dall'istruttoria condotta, alcune entrate vincolate sarebbero state usate per coprire la spesa corrente.

Tradotto: è come accendere un mutuo per comprare una casa e usare quei fondi per pagarsi la vacanza.

Un comportamento che, secondo la Corte dei Conti, “potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri futuri di bilancio”.

Secondo quanto riportato nel documento “Il rendiconto 2013 del Comune di Portoferraio, come rappresentato dal revisore dei conti, evidenzia criticità e irregolarità gravi”. Si passa poi ad esaminare il risultato di amministrazione: “L'ente non ha proceduto ad effettuare in bilancio la corretta contabilizzazione delle movimentazioni dei flussi di cassa relativi alle entrate a specifica destinazione”.

“E' stata infatti rilevata la mancata corrispondenza tra le entrate derivanti da alienazione, trasferimento di capitali, riscossioni di crediti e accensioni di prestiti e la consistenza delle entrate che vengono vincolate in termini di cassa come pure dati non congruenti relativi all'entità della cassa vincolata al 31 dicembre 2012”.

Insomma la distinzione tra le risorse che genericamente finanziano le spese del bilancio e quelle che vanno a finanziare specifici interventi non sarebbe netta come dovrebbe essere. Un comportamento che “altera gli equilibri – si legge nel documento – e non consente l'emersione di situazioni deficitarie o di sofferenza della cassa”.

Il punto quindi è esattamente questo: secondo quanto asserito dalla Corte dei Conti, il Comune non sapeva quanto aveva esattamente in cassa e su quel conto alterato avrebbe poi effettuato le successiva gestione economica.

“La grave irregolarità – specifica infatti il documento – comporta una non corretta rappresentazione del fondo di cassa nel conto presentato dal tesoriere dell'ente e allegato al rendiconto di gestione 2013”. Al centro di queste irregolarità parrebbero esserci circa 50mila euro. “Pur in presenza di un risultato di amministrazione positivo (e quello del 2013 fu positivo per circa un paio di milioni di euro, ndr) costituisce una grave irregolarità contabile, sintomo di difficoltà nella tenuta degli equilibri di bilancio”.

La Corte dei Conti dispone infine che, con un'apposita delibera consiliare, la situazione venga sanata per evitare ripercussioni sui bilanci futuri.

Preoccupazione stringente dal momento che in questi giorni si sta deliberando il bilancio di previsione 2015, ma poiché i bilanci comunali sono legati uno all'altro, l'onda lunga di un'irregolarità in quello del 2013 potrebbe abbattersi su quello attuale costringendo l'amministrazione a una manovra in termini di aumento delle tasse e tagli ai servizi.

Fonti interne al Comune, una volta letto il documento, parlano di pericolo concreto e di anticamera del dissesto.

La pronuncia di accertamento, come detto, non ha ancora tutti i crismi dell'ufficialità, ma i rilievi compiuti dalla Corte dei Conti sono già in mano all'amministrazione che, una volta ricevuta la delibera ufficiale, ha sessanta giorni di tempo per apportare le manovre correttive dimostrando che i conti sono in ordine, una volta che ne abbia informato sia la giunta che l'intero consiglio comunale.

Dal punto di vista politico è, per l'amministrazione Ferrari, una pesante eredità, dato che il consuntivo fu approvato con delibera consiglio comunale n.13 del 15 maggio 2014, uno degli ultimi atti dell'amministrazione Peria. Il revisore dei conti era Eugenio Stefanini e il segretario generale Maria Bisogno.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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